Martedì 24 Dicembre 2024
MANUEL MINGUZZI
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Sci, nella nebbia di St. Moritz spunta Curtoni. Goggia è seconda, ma si frattura una mano

Nebbia e neve in Svizzera, l'italiana approfitta del pettorale 2 e trionfa nella discesa. Sofia si fa male: subito operata a Milano, poi il ritorno a St. Moritz, dove solo pochi minuti prima della gara deciderà se partecipare

Elena Curton

St. Moritz, 16 dicembre 2022 - Elena Curtoni spunta dalla nebbia di St. Moritz e conquista la discesa libera di Coppa del Mondo in Engadina, con condizioni difficili e poco regolari per le atlete che hanno visto la visibilità calare. L’azzurra ha sfruttato il pettorale due per vincere davanti a Sofia Goggia, che però si è infortunata.

Sofia Goggia ha deciso: oggi gareggia nella discesa libera bis di Saint Moritz

L'azzurra ha riportato una frattura scomposta del secondo e terzo metacarpo della mano sinistra. Subito operata a Milano, Goggia, è già tornata nella località svizzera, ma deciderà solo domani mattina se prendere parte alla seconda discesa. "Mi dispiace per questo contrattempo che non ci voleva. I giorni di prova erano andati molto bene ed ero pronta a puntare alla vittoria, purtroppo il contatto con un blocco di ghiaccio prima della terza porta mi ha provocato un gran dolore e ho subito capito che si trattava di qualcosa di rotto - ha commentato Goggia dopo l'intervento -. Comunque guardiamo avanti, decider se gareggiare solamente pochi minuti prima del via. Sono molto contenta per Elena Curtoni, le faccio i miei piu' grandi complimenti per la vittoria".

L'intervento, perfettamente riuscito, è stato effettuato da un'equipe composta dal presidente della commissione medica della Federsci, Andrea Panzeri, dal chirurgo della mano Loris Pegoli e da Riccardo Accetta, responsabile dell'unità traumotologica dell'ospedale 'Galeazzi' di Milano, e ha previsto l'inserimento di placche e viti.

Curtoni con coraggio, Goggia con una mano fuori uso

E’ caduta neve in Svizzera, gli organizzatori sono stati costretti ad abbassare la partenza togliendo i primi 20” di gara. Si è partiti dal cancelletto del supergigante. Gara difficile, breve e con visibilità ridotta a causa di nuvole e neve. Alcune atlete non si fidano e non aprono il gas, altre invece mostrano più coraggio. E’ il caso di Elena Curtoni, che disegna splendidamente la diagonale di introduzione al muro e solo in questo settore si prende più di 5 decimi di vantaggio su tutte le rivali: sfruttato ottimamente il pettorale 2, con migliori condizioni, e trionfo in 1’09”40. Anche Goggia non riesce a reggere il ritmo della compagna, la visibilità è ridottissima e diventa complicato far scorrere gli sci, ma alla fine la bergamasca, con il dieci, si difende e recupera nel finale con il secondo posto a 29 centesimi, al termine di una discesa inficiata dall'infortunio alla mano alla terza porta.

La gara non ha i contorni della totale regolarità e da un certo pettorale in avanti non c’è stato modo di competere per la vittoria, infatti anche la svizzera Corinne Suter si è dovuta accontentare di una discesa di difesa con il terzo posto a 73 centesimi, davanti alla connazionale Flury a 84. Bene anche le gigantiste, Shiffrin è sesta a 1”26 dietro alla connazionale Johnson, mentre Federica Brignone ha strappato, in mezzo alla nebbia fitta, peggiorata con il passare dei minuti, un buon settimo posto a 1”27, precedendo Gut e Mowinckel, date tra le favorite ma frenate dalle condizioni meteo. Ottimo decimo posto per Laura Pirovano a 1”36. Nonostante l'infortunio, la Goggia ha consolidato il pettorale rosso di specialità con 280 punti davanti a Suter con 200. In classifica generale comanda Shiffrin con 425 davanti a Holdener con 366, Vlhova 340 e Goggia 325.

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