Roma, 7 aprile 2023 - Il conto alla rovescia è quasi terminato: dopo il brillante secondo posto alla Milano-Sanremo 2023 alle spalle di un imprendibile Mathieu Van Der Poel, Filippo Ganna sogna il colpo grosso alla Parigi-Roubaix 2023 e lo fa senza nascondere né le ambizioni né le paure.
Inferno di nome e di fatto
Intercettato dai microfoni de L'Équipe, il corridore della Ineos Grenadiers, che ormai da tempo ha messo nel mirino l'Inferno del Nord al punto da rinunciare al Giro delle Fiandre 2023 anche per i postumi della caduta occorsa nella Gand-Wevelgem 2023, ha provato a spiegare le ragioni che l'hanno spinto a tentare l'assalto a una corsa in cui finora il miglior piazzamento a referto è il 35esimo posto ottenuto nel 2022. "La gente dice che la Parigi-Roubaix sia fantastica, ma in realtà non è così: è una corsa divertente per le persone che la seguono da casa o dal ciglio della strada, magari seduti in un camper. Ma per noi corridori è ovviamente diverso: devi essere un po' matto per amare una gara dolorosa che mette a dura prova il proprio fisico". Insomma, le premesse non sembrano ottime specialmente se si considerano le cattive previsioni meteo che non remano di certo dalla parte del piemontese, che comunque non demorde a dispetto di qualsiasi ostilità. "L'anno scorso sono stato male poche settimane prima di questa corsa e mi ci sono presentato non al massimo della forma. Questa volta è diverso: ho buone ragioni per crederci, pur con la consapevolezza che essere in bicicletta su una pista liscia non è paragonabile allo sforzo da produrre su strade sconnesse. La Parigi-Roubaix - continua Ganna - è fatta proprio di questo: tanta fatica intervallata da brevi momenti di recupero quando arriva l'asfalto. Non posso dire di amare questi cambi di ritmo, ma purtroppo non se ne può fare a meno".
Fattore fortuna
Come al solito la sincerità non manca al detentore del record dell'ora, che torna anche sulla recente rinuncia al Giro delle Fiandre 2023, per molti forse una corsa più affine alle sue caratteristiche. "L'esperienza mi ha insegnato che prima di un appuntamento del genere devi essere molto fresco. Quanto alla gara, la regola principale sarà provare a economizzare specialmente prima della Foresta di Arenberg: da quel momento in poi sarà un vero e proprio inferno". Inferno nel quale un peso specifico importante ce l'ha anche il cosiddetto 'fattore c'. "Uno degli elementi principali di questa corsa è la fortuna: se non cadi e non fori è più semplice ritrovarti nelle prime posizioni. E' un po' come la roulette russa: una pistola puntata alla testa e ogni volta che spari devi sperare che non esca il proiettile". Un paragone un po' forte che però la dice lunga sul mix di emozioni provato dai corridori a poche ore dall'Inferno del Nord: eccitazione, emozione, ansia ma anche tanta paura di una corsa dai tratti unici in ogni accezione possibile del termine.
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