Giovedì 21 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
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Parigi-Roubaix 2023, l'amarezza di Ganna: "Mancate le gambe e la collaborazione"

Il piemontese, sesto, non nasconde il rammarico per un finale complicato: "C'erano corridori che dicevano di essere stanchi, ma poi hanno sprintato"

Filippo Ganna (Ansa)

Filippo Ganna (Ansa)

Roma, 9 aprile 2023 - La Parigi-Roubaix 2023 incorona ancora una volta l'astro sempre più lucente di Mathieu Van Der Poel, già vincitore della Milano-Sanremo 2023: quel giorno alle spalle del fuoriclasse olandese si piazzò Filippo Ganna, oggi sesto a un traguardo dopo il quale non ha nascosto un pizzico di amarezza e delusione.  

Ganna: "Senza gambe e senza supporto"

  Nei piani del piemontese, che appena pochi giorni fa aveva confessato ai microfoni de L'Équipe le sue sensazioni agrodolci verso questa gara e le mille insidie che riserva ai corridori, l'Inferno del Nord avrebbe potuto riservare un risultato migliore se solo si fossero uniti degli ingredienti invece assenti o quasi. "Gli ultimi 30 km non passavano mai e per me dal Carrefour de l'Arbre in poi la sofferenza è stata continua. Molto di quanto ho ottenuto lo devo ai miei compagni di squadra, che sono stata fantastici nonostante dopo i primi tratti in pavé avessimo già perso per strada delle unità: i ragazzi mi hanno aiutato nella Foresta di Arenberg, ma nel finale mi sono mancate un po' le gambe". Questo pare non essere stato l'unico problema che ha appesantito la giornata di Ganna, che rincara la dose ai microfoni della Rai. "Ero in un drappello con dei corridori che dicevano di non poter tirare perché avevano i crampi ed erano stanchi: poi però li ho visti fare la volata. Adesso comunque mi concederò un po' di riposo prima di concentrarmi sul Giro d'Italia".

Van Der Poel: "Gambe e fortuna"

  Facile capire a chi si riferisse il capitano di giornata della Ineos Grenadiers, arrivato a 50'' da un fenomenale Van Der Poel, che non nasconde la domenica di grazia attraversata a livello personale e collettivo. "Abbiamo corso in maniera incredibile a livello di squadra e il secondo posto di Jasper Philipsen lo testimonia alla perfezione. Io in particolare penso di aver vissuto una delle mie migliori gare in bicicletta: mi sentivo benissimo". Se ne sono accorti tutti, a cominciare dal rivale di sempre Wout Van Aert, solo terzo nel velodromo di Roubaix, nel quale si è presentato con uno sguardo cupo che valeva più di mille parole. "Nell'ultimo settore in pavé John Degenkolb è caduto e in quel momento ho rischiato di perdere le ruote buone. Poi Van Aert ha forato e io mi sono ritrovato solo: potevamo arrivare insieme fino alla fine, ma la sfortuna fa parte del gioco. Per vincere una corsa del genere servono gambe e buona sorte e oggi avevo entrambe le cose". Infine un commento su una stagione delle Classiche a dir poco eccellente per l'olandese, vincitore della Parigi-Roubaix 2023, della Milano-Sanremo 2023 e secondo al Giro delle Fiandre 2023. "Chiudere con un risultato del genere questo periodo per me è un sogno, così come lo è stato arrivare da solo nel velodromo. Abbiamo corso bene dall'inizio alla fine - conclude Van Der Poel - e ci siamo guadagnati una giornata così: soltanto rasentando la perfezione si può vincere una gara così dura".

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