Roma, 24 settembre 2022 - Un bronzo e zero rimpianti: è questo il messaggio di Paolo Sangalli, ct della Nazionale femminile, dopo la prova in linea dei Mondiali di ciclismo 2022 che ha incoronato una mastodontica Annemiek Van Vleuten davanti a Lotte Kopecky e Silvia Persico, il resto di un podio in cui sembra esserci poco spazio per l'amarezza. Almeno in casa Italia.
Ancora sul podio
"Su un percorso simile sinceramente non potevamo fare più di quanto fatto: Elena Cecchini e Vittoria Guazzini sono state abili a rimanere nella corsa fino a due giri dal termine, poi abbiamo provato a rendere la gara più dura possibile perché portare in volata Marianne Vos sarebbe stato un suicidio tattico. A quel punto Silvia Persico è stata brava a resistere, mentre Elisa Longo Borghini ha provato più volte ad attaccare e a fare il vuoto". Invece niente da fare anche e soprattutto grazie alla presenza di una fuoriclasse del calibro di Annemiek Van Vleuten. "Quando corri contro un talento del genere, in grado di sfruttare un mix letale tra doti fisiche e immensa esperienza, può succedere quanto accaduto oggi. Noi però siamo ancora sul podio - conclude Sangalli - e penso che questo sia un ottimo risultato".
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