Milano, 14 marzo 2023 - Il palcoscenico non è ancora quello più atteso della Milano-Sanremo 2023, in programma sabato 18 marzo per l'appuntamento che di fatto aprirà la stagione delle Monumento: eppure la Milano-Torino 2023, in programma invece mercoledì 15 marzo, in un certo senso potrà dare qualche indicazione in più in vista della Classicissima con riferimento alle ruote veloci più in forma. Indicazioni in un certo senso emerse già dalla Parigi-Nizza 2023 e dalla Tirreno-Adriatico 2023.
Il percorso
Guai però a ridurre la corsa ciclistica più antica del mondo, essendo nata nel 1876 e arrivata alle porte dell'edizione numero 104, a un mero appuntamento di passaggio e non solo per una questione di storia e suggestioni varie. Certo, la collocazione non più a inizio ottobre ma a metà marzo significa un piccolo grande ridimensionamento del prestigio del parterre di partecipanti se si pensa che fino a pochi anni fa la Milano-Torino fungeva da antipasto del Giro di Lombardia e non della Milano-Sanremo: a testimoniarlo anche un albo d'oro in cui si stagliano nomi del calibro di Alberto Contador, Miguel Angel Lopez, Rigoberto Uran, Thibaut Pinot, Michael Woods e Primoz Roglic: di certo non esattamente dei velocisti. I 192 km da Rho a Orbassano, al netto di un percorso completamente pianeggiante, offriranno spunti molto interessanti e ostacoli insidiosi da evitare. Tra essi l'attraversamento del Canavese, dove la carovana dovrà superare diversi saliscendi e rampe tutti dalla lunghezza non eccessiva. Dopo la partenza da Rho il gruppo passerà per l'alta pianura padana nelle zone delle risaie toccando Magenta, Novara e Vercelli prima del Canavese e del passaggio a Caluso e Foglizzo. A questo punto la carovana dovrà vedersela con altri piccoli saliscendi fino alla zona di Torino Nord e in particolare del Parco della Mandria. Seguirà l'imbocco della Val di Susa, che precederà una fase della corsa in discesa prima del tratto pianeggiante che di fatto continuerà fino al traguardo di Orbassano. A questo punto, con il probabile lavoro dei treni dei velocisti già in corso, gli ostacoli per i corridori aumenteranno a dismisura tra rotatorie, spartitraffico e passaggi rialzati. L'ultima curva sarà posta a 400 metri dall'arrivo per un finale che si disputerà su una strada molto ampia, come dimostra la larghezza di ben 8,5 metri.
I favoriti
Un anno fa fu proprio questa corsa ad avviare la rinascita di un Mark Cavendish che nei mesi seguenti, sulle strade del Tour de France 2022, avrebbe eguagliato il numero di tappe complessive vinte da un certo Eddy Merckx (34): il tutto con la prospettiva di superare (almeno numericamente) il 'Cannibale' già nella prossima edizione. L'esperto velocista britannico, il cui exploit tuttavia non è stato sufficiente per strappare il rinnovo con la Soudal Quick-Step, stavolta però dovrà vedersela con diversi ostacoli in più: il primo, ovviamente, è il mancato effetto sorpresa che nella scorsa edizione valse al classe '85 la vittoria davanti a Nacer Bouhanni e Alexander Kristoff. Il francese, reduce da un anno molto complicato sul fronte infortuni, andrà verosimilmente a caccia della rivincita forte del supporto in casa Team Arkéa-Samsic di Luca Mozzato, uno dei velocisti italiani emergenti più interessanti: chissà che alla fine l'azzurro, proprio in virtù del recente passato del compagno di squadra, strada facendo non diventi qualcosa in più di un semplice gregario o di un piano B. Nel suo treno Cavendish potrà invece contare su Cees Bol, uno dei principali colpi di mercato dell'Astana Qazaqstan Team, ma non è da sottovalutare neanche il supporto e il lavoro offerti da Davide Martinelli e Simone Velasco. Tornando a chi nella scorsa stagione ha brillato, impossibile non annoverare tra i favoriti Biniam Girmay, che nel treno della sua Intermarché-Circus-Wanty potrà contare sul supporto di Niccolò Bonifazio. Alla Milano-Torino 2023 ci sarà anche chi andrà invece a caccia di riscatto dopo anni bui: è il caso in particolare di Fernando Gaviria, che spera di rinascere dopo il passaggio alla Movistar e di Dylan Groenewegen, apparso in condizioni non ottimali di forma alla Tirreno-Adriatico 2023. L'olandese, alla prima partecipazione in questa corsa e già a quota 2 successi finora in stagione, però non ci sta e vuole tornare ai livelli del passato già nella gara di domani, quella che gli permetterebbe di riportare il suo nome in auge su palcoscenici di un certo prestigio: "Non vedo l'ora di essere al via: il percorso è quasi interamente pianeggiante e quindi sarà lecito aspettarsi uno sprint di gruppo dal quale spero di uscire vincitore dopo i minuti messi nelle gambe la scorsa settimana". Chi invece nella recente Corsa dei Due Mari, al netto della sfortuna nelle cadute che sembra sempre accompagnarlo, nelle varie volate è riuscito spesso a piazzarsi è Jordi Meeus, che potrebbe dire la sua specialmente in caso di volata non proprio ristretta e pulita. Ancora più defilate le candidature di Matteo Moschetti, Rick Zabel, Itamar Einhorn e Marius Mayrhofer, con quest'ultimo che a inizio stagione si è imposto a sorpresa nella Cadel Evans Great Ocean Road Race 2023 e che quindi potrebbe essere uno dei pericoli principali da non sottovalutare per i nomi più attesi.
Milano-Torino 2023: orario e dove vederla in tv
La partenza della Milano-Torino 2023 scatterà alle 11.45: orario di arrivo fissato tra le 16 e le 16.30. La corsa sarà trasmessa in diretta in chiaro dal canale Rai Sport HD a partire dalle 14.35: disponibile anche lo streaming sul dispositivo RaiPlay. A partire dallo stesso orario, per chi dispone degli abbonamenti, la corsa sarà trasmessa in diretta da Eurosport 1 (canale 210): disponibile anche lo streaming sul dispositivo Discovery+ e la diretta sul portale Eurosport.it. Disponibile inoltre lo streaming sulla piattaforma DAZN (disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox One, One S, One X, Series X e Series S) e sui dispositivi Sky Go e NOW TV.
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