Sabato 23 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
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Liegi 2023, Evenepoel non vuole più fermarsi: "Ora sotto con il Giro d’Italia"

Il belga, fresco bis-vincitore della Doyenne, punta già la Corsa Rosa: "Da domani in Spagna per rifinire la preparazione"

Remco Evenepoel festeggia la vittoria sul podio

Remco Evenepoel festeggia la vittoria sul podio

Liegi (Belgio), 23 aprile 2023 - Nessuno saprà mai come sarebbe andato a finire il tanto atteso testa a testa tra i beniamini più amati: invece, dopo 85 km di corsa, Tadej Pogacar cade e si frattura il polso (per lui in programma un'operazione chirurgica già in giornata a Genk) e Remco Evenepoel, a 29 km dal traguardo, non si fa a pregare e va a vincere la Liegi-Bastogne-Liegi 2023 con una cavalcata perentoria e senza appello.

Le dichiarazioni di Evenepoel

Per il belga si tratta del secondo successo di fila alla Doyenne: il primo con addosso una maglia iridata esibita con grandissima soddisfazione anche subito dopo la fine della corsa. "Vincere con questo simbolo è davvero speciale": è con queste parole che si apre la conferenza stampa del fuoriclasse della Soudal Quick-Step che, per sua stessa ammissione, avrà ben poco tempo per festeggiare. "Un anno fa questo trionfo me lo sono goduto: adesso non posso, perché da domani sarò di nuovo in Spagna per rifinire la preparazione in vista del Giro d'Italia. L'unico lusso che posso concedermi è una bella scorpacciata di patatine fritte stasera insieme alla squadra". Per la gioia di Patrick Lefevere, che dopo una primavera nera per la sua formazione può finalmente tirare un sospiro di sollievo proprio grazie a Evenepoel, che commenta il forfait clamoroso del rivale numero uno. "Non ho visto la caduta di Pogacar: ho solo sentito il rumore della bici sull'asfalto e, in un secondo momento, sono stato informato del suo ritiro. So che ha riportato una frattura ma so anche che per fortuna non è nulla di troppo grave: gli auguro di tornare al più presto in sella". Per il belga infine un retroscena su un trionfo che ha incontrato le resistenze quasi nulle del resto dei partecipanti. "Sapevo di poter fare la differenza sulla Cote de la Redoute, ma quando sono partito la ruota mi è slittata su un tratto pennellato di vernice. A quel punto ho dovuto attendere un altro po' - conclude il belga - e così sono scattato sulla seguente salita, a sua volta un ottimo trampolino di lancio per gli attacchi".

Le dichiarazioni di Longo Borghini

Prima della corsa maschile si era consumata quella femminile, vinta da una stratosferica Demi Vollering capace di completare quel tris nel Trittico delle Ardenne che sarebbe poi invece clamorosamente sfuggito a Pogacar poche ore dopo. Alle spalle dell'olandese si è piazzata Elisa Longo Borghini, che non ha nascosto un pizzico di delusione. "Sono contenta di quella che per me e per la squadra è stata un'ottima gara, ma forse nel finale avrei potuto giocarmela diversamente, magari mettendo più pressione a Demi: me ne ricorderò la prossima volta che capiterà questa sfida. E' un peccato perché oggi mi sentivo bene durante tutto il percorso, che tra l'altro quest'anno era privo di diversi tratti in cui si poteva rifiatare un po': in questo contesto è stato ancora più complicato condurre l'inseguimento, ma sono comunque contenta di quanto fatto".

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