Roma, 13 aprile 2023 - Il mondo della pallavolo e in generale dello sport si è svegliato con la drammatica notizia della morte di Julia Ituma, opposto in forza all'Igor Gorgonzola Novara. La 18enne è stata trovata priva di vita fuori dall'albergo di Istanbul dove si trovava insieme alla sua squadra, che ieri era stata sconfitta con un sonoro 3-0 (25-22; 25-12; 25-21) dall'Eczacibasi, che ha staccato il pass per la semifinale di Champions League.
La carriera
In squadra con la Ituma militano, tra le altre, Cristina Chirichella, Anna Danesi, Caterina Bosetti ed Ebrar Karakurt, della quale era di fatto la prima riserva. E' ancora presto per appurare la reale dinamica di un evento sconvolgente che ha tolto la vita a un'atleta giovanissima ma già dalle idee chiare. Nata a Milano l'8 ottobre 2004 da genitori di origine nigeriana, alta 192 cm e con un fisico molto potente, Ituma era considerata con pieno merito una delle promesse più brillanti della pallavolo italiana. L'approdo in una grande società era avvenuto la scorsa estate, con l'ingaggio da parte di Novara dopo 3 anni trascorsi al Club Italia, autentica fucina di talenti del volley azzurro. Proprio con l'azzurro della Nazionale la classe 2004, considerata da molti l'erede naturale di Paola Egonu, aveva raccolto i primi successi a livello giovanile: lo scorso settembre Ituma era stata la trascinatrice della vittoria dell'Under-19 negli Europei di categoria, con tanto di clamorosa prestazione in finale a referto nel segno della bellezza di 21 punti rifilati alla Serbia.
L'anno prima, con l'Under-18, all'Italia di Ituma non era riuscita la stessa impresa nei Mondiali di categoria: per le azzurrine una sconfitta in finale ma comunque all'orizzonte un futuro più che roseo. E dire che il primo approccio nel mondo dello sport dello sfortunato opposto di Novara era avvenuto grazie al basket, poi lasciato appannaggio della pallavolo anche per esaudire un espresso desiderio di sua madre. Anche qui però Ituma ha presto (in parte) cambiato strada: da schiacciatrice era diventata appunto un opposto, ruolo che le aveva consentito di mascherare qualche limite in ricezione tra l'altro ben compensato da ottime doti nel salto e in battuta.
Novara puntava tanto sul suo giovane talento in erba al punto che, nelle ultime settimane, stavano cominciando a circolare delle voci che vedevano Ituma in procinto di trasferirsi in un'altra squadra, magari anche di livello minore, l'anno prossimo. Nessuna bocciatura: solo la voglia di far crescere con tranquillità una giocatrice che ieri, nella pesante sconfitta di Novara aveva comunque trovato il modo di scrivere il proprio nome nel tabellino con 2 punti a referto, gli ultimi di una carriera che era appena alle primissime battute. Tutto invece è finito in un albergo di Istanbul, città dove gioca (sponda VakifBank) l'idolo Egonu, a sua volta passata da Novara, dove aveva militato con ottimo profitto dal 2017 al 2019.