Il DP World Tour fa tappa in Danimarca, dopo il passaggio in Inghilterra, per il Made in HimmerLand, che avrà luogo dal 6 al 9 luglio all’HimmerLand Golf & Spa Resort di Farsø, dove saranno al via Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Renato Paratore e Francesco Laporta.
Difende il titolo l’inglese Oliver Wilson, 42enne di Mansfield alla 411ª gara sul circuito dove ha ottenuto due vittorie (con due sul Challenge Tour), secondo la scorsa settimana nel British Masters, in un contesto in cui desiderano imporsi nell’Open di casa i giocatori danesi che nelle precedenti otto edizioni non lo hanno mai vinto. Ci proveranno con i loro tre migliori elementi attuali, i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard e Thorbjon Olesen, compito comunque non facile in un field in cui vi sono, oltre allo stesso Olesen, altri nove vincitori stagionali, con lo spagnolo Pablo Larrazabal e il sudafricano Ockie Strydon, già due volte a segno. E con gli inglesi Daniel Gavin, Matthew Baldwin, e Dale Whitnell, i tedeschi Nick Bachem e Marcel Siem, lo svedese Simon Forsstrom e con il sudafricano Deon Germishuys che, pur avendo tutti un rendimento altalenante, sono sempre in grado di offrire lo spunto decisivo.
Da seguire il tedesco Yannik Paul e lo spagnolo Adrian Otaegui. Entrambi puntano al posto in squadra nella prossima Ryder Cup (Marco Simone Golf & Country Club, 29 settembre - 1 ottobre, Guidonia Montecelio - Roma) attraverso la graduatoria European Points, che concede tre posti nel Team Europe. Paul è terzo e sta facendo affidamento sulla regolarità, più che sulle vittorie, come testimoniano cinque top ten comprensive di due secondi posti e di un terzo. Otaegui, sesto, prova a riprendere la sua marcia, dopo essere stato assente dalla fine di maggio (2° nel KLM Open). Oltre a Wilson vi saranno altri due past winner con poche chance di ripetersi, lo statunitense Julian Suri (2017) e lo scozzese Marc Warren, che è stato il primo a imporsi nell’evento (2014) quando si chiamava Made in Denmark, dizione che ha mantenuto fino al 2019 (nel 2020 non si è giocato per la pandemia).
In gara anche David Howell, 48enne di Swindon con cinque titoli in carriera, che disputerà la sua 717ª gara sul circuito. Quest’anno ha già giocato dieci tornei, uscendo sempre al taglio, ma il suo obiettivo è di battere il primato di presenze sul DP World Tour dello spagnolo Miguel Angel Jimenez, arrivato a quota 720.
Degli azzurri, Migliozzi proverà a cancellare quell’ultimo giro del British Masters che l’ha tolto dalla lotta per il titolo (28° al termine), un black out inatteso dopo tre round che devono avergli dato la conferma, amnesie a parte, di essere comunque altamente competitivo. Molinari, alla 16ª gara stagionale, mostra regolarità nell’andare a premio ben equilibrando i compiti di giocatore con quelli di vice capitano del Team Europe di Ryder Cup, che questa volta condividerà con il belga Nicolas Colsaerts. Per Paratore e Laporta un’occasione da non perdere sul circuito maggiore dove le loro opportunità di giocare sono limitate. Il torneo è il secondo, dopo il British Masters, dei tre di fila che assegnano tre posti nel field del prossimo The Open (Royal Liverpool, Hoylake, Inghilterra, 20-23 luglio) per i primi tre classificati non altrimenti esenti. Gli ultimi saranno in palio nel Genesis Scottish Open (13-16 luglio, The Renaissance Club, Scozia). Il montepremi è di 3.250.000 dollari (circa 2.980.000 euro).
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Made in HimmerLand sarà trasmesso sui canali Sky e in streaming su NOW. Prima e seconda giornata, dalle ore 13 alle ore 18 su Sky Sport Golf e su NOW.