Il neoprofessionista svedese Ludvig Aberg ha vinto con 261 (64 67 66 64, -19) colpi l’Omega European Masters, il torneo del DP World Tour disputato sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera, dove ha superato in un acceso finale il connazionale Alexander Bjork, secondo con 263 (-17), e l’inglese Matt Fitzpatrick, terzo con 264 (-16) alla pari con lo scozzese Connor Syme, che a cinque buche dalla fine sembrava aver ipotecato il titolo.
Al 13° posto con 267 (-13) Renato Paratore (67 64 68 68) e Guido Migliozzi (72 61 71 63) entrambi autori di bella gara con brani di ottimo gioco tra qualche pausa. Gli azzurri sono stati seguiti da Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf, e da Stella Coppi, Consigliere Federale.
Era l’ultimo torneo di qualificazione per entrare di diritto nel Team Europe alla prossima Ryder Cup, la sfida con il Team USA che per la prima volta si disputerà in Italia, (Marco Simone Golf & Country Club, Guidonia Montecelio, Roma, 29 settembre-1 ottobre). Nelle due apposite classifiche mancava in entrambe il nome del terzo ammesso. Matt Fitzpatrick è entrato attraverso la World Points, alle spalle di Viktor Hovland e di Tyrrell Hatton già qualificati, mentre Robert MacIntyre (55° con 277, -3) ha seguito Rory McIlroy e Jon Rahm, i dominatori nella European Points. Ora mancano i sei giocatori che riceveranno le wild card dal capitano Luke Donald, il quale li assegnerà domani, lunedì 4 settembre, alle ore 15. E magari Aberg, con la sua grande prestazione, potrebbe averne guadagnata una.
Il vincitore, in ritardo di tre colpi da Fitzpatrick alla buca 13, ha infilato quattro birdie consecutivi (64, -6, sette birdie, un bogey) proprio nel momento in cui l’inglese ha avuto una inattesa flessione e gli ha lasciato strada con tre bogey (69, -1, quattro birdie, tre bogey) cedendo anche la seconda piazza.
Ludvig Aberg, 23enne di Eslöv, dopo un’ottima carriera da dilettante in cui ha vinto per due volte il Ben Hogan Award, come miglior giocatore universitario degli Stati Uniti, il secondo a riuscirci dopo Jon Rahm, è passato professionista a giugno 2023 da numero uno del ranking mondiale amateur. Sempre da dilettante si è imposto nel 2020 in due tornei dello Swedish Golf Tour. Ha disputato sei gare sul DP World Tour ed è andato a segno alla seconda da pro dopo il quarto posto nel D+D Real Czech Masters della scorsa settimana.
Hanno concluso la gara in quinta posizione con 265 (-15) Alex Fitzpatrick, fratello minore di Matt che per qualche buca è stato in contesa per il successo, il danese Nicolai Hojgaard e l’olandese Joost Luiten e in ottava con 266 (-14) i sudafricani Oliver Bekker ed Erik Van Rooyen, l’inglese Eddie Pepperell, il giapponese Masahiro Kawamura e il malese Gavin Green. Non sono riusciti nell’intento di superare MacIntyre nella graduatoria European Points i due che lo seguivano, il polacco Adrian Meronk (5°), stesso score dei due azzurri, e il tedesco Yannik Paul (4°), 20° con 268 (-12).
Guido Migliozzi ha recuperato nel round finale 22 posizioni con un parziale di 63 (-7). Ha concluso le ultime cinque buche con un eagle e quattro birdie, dopo aver segnato in precedenza quattro birdie e tre bogey. Da rilevare anche il suo 61 (-9, nove birdie) nel secondo round, miglior score di giornata. Renato Paratore ha girato in 68 (-2) con un bogey in apertura (5ª), uno in chiusura (17ª) e in mezzo quattro birdie tra la 10ª e la 15ª. Da ricordare una grande uscita dal bunker alla 16ª con palla a pochi centimetri dal bersaglio che gli ha permesso di salvare un difficile par. Inoltre nel terzo round ha realizzato un 68 (-2, due birdie) e si è distinto come unico concorrente a non segnare bogey. Out al taglio Edoardo Molinari, uno dei vice capitani del Team Europe, 137° con 144 (73 71, +4).