Bergamo, 22 maggio 2017 - Due mezze salite e sembra la prova generale del tappone alpino: in cima all’ordine d’arrivo ci sono i big della classifica. Non si può certo dire che il Giro d'Italia 2017 non abbia onorato Bergamo e la sua passione per la bici, testimoniata da una folla straripante e ordinata: giornata ad alta velocità (quasi 46 e mezzo di media), finale scoppiettante, lo sprint con tutti i pezzi grossi vinto da Bob Jungels, il miglior giovane in circolazione, già visto in rosa. Nel genere spettacolo, un tappone.
Ordine d'arrivo e classifica generale dopo Bergamo
E’ una domenica che non cambia nulla nella gerarchia della corsa, ma ha il merito di annunciare l’aria frizzante che ci si aspetta domani, dopo il riposo: su Stelvio e Mortirolo, o si rifà la classifica oppure si consegna all’albo d’oro il primo olandese della storia, Tom Dumoulin, al momento serenissimo signore rosa. Così tranquillo da mettersi in prima fila in Città Alta, quando Nibali porta via il gruppetto che si gioca la vittoria, e controllare i suoi agitatissimi rivali con una facilità persino imbarazzante: tutto si potrà dire di lui, non che il potere lo stia logorando.
Eppure anche Dumoulin lascia il segno in una giornata frenetica e caldissima: nella discesa di Miragolo , una trentina di chilometri all’arrivo, quando Quintana cade in discesa per colpa di un compagno che sbaglia la curva (e la sua ammiraglia rischia di stenderne altri per aiutarlo), l’olandesone rosa ferma i compagni. «Non mi piace guadagnar tempo se un avversario fora o va in terra», dirà al traguardo, dopo che proprio il colombiano e Pinot gli hanno rosicchiato qualche secondo con gli abbuoni. Fair play che rivela sicurezza: il padrone del Giro continua ad esser impermeabile ad ogni ansia.
A metter l’ansia sono piuttosto le cadute, che aggiungono pathos ad un finale che non ti aspetti: a quella di Quintana, si aggiungono quella di Formolo, che va contro un muretto per evitare due che sono già in terra, ma ancor di più quella che mette fuori Giro il settimo in classifica, Kangert, che uscendo da una rotonda centra il cartello di uno spartitraffico non segnalato e piomba in terra dopo una capriola in aria. Il bollettino medico parla di gomito rotto: vista la dinamica del volo, quasi una benedizione.
Ordine d'arrivo 15ª tappa: Valdengo-Bergamo 1 Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors in 4h16'51" 2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team s.t. 3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr s.t. 4 Simon Yates (Gbr) Orica-Scott s.t. 5 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2r La Mondiale s.t. 6 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe s.t. 7 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t. 8 Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb s.t. 9 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin s.t. 10 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo s.t. Abbuoni di 10", 6" e 4" ai primi tre classificati Classifica generale dopo la 15ª tappa 1 Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb in 63h48'08" 2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 2'41" 3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr a 3'21" 4 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 3'40" 5 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin a 4'24" 6 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 4'32" 7 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2r La Mondiale a 4'59" 8 Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors a 5'18" 9 Andrey Amador (Cri) Movistar Team a 6'01" 10 Steven Kruijswijk (Ola) LottoNL-Jumbo a 7'03"