Tortona (AL), 19 maggio 2017 - All'ultima occasione di questo Giro d'Italia 2017 per i velocisti, Fernando Gaviria cala il poker (FOTO). La maglia ciclamino vince anche Tortona, e questa volta producendosi in un'incredibile rimonta dopo aver perso la ruota dell'apripista Richeze a 400 metri dall'arrivo. Non cambia la classifica generale, che vede saldamente al comando Tom Dumoulin.
Giro d'Italia 2017, classifica e risultati dopo la tappa 14
GAVIRIA - Sembrava spacciato, ed invece il 22enne fenomeno colombiano si è prodotto in un recupero furioso sul lato destro della strada, inflando l'irlandese Sam Bennett ed il belga Jasper Stuyven, con Greipel e Ewan relegati in ottava e nona posizione e pronti a fare le valigie avendo esaurito le tappe a loro disposizione. Prima di Gaviria, che a differenza dei colleghi cercherà di arrivare a Milano per conquistare la classifica a punti, soltanto un altro coetaneo era stato capace di vincere quattro tappe nella stessa edizione del Giro: il riferimento è a Damiano Cunego e al suo anno magico 2004.
LE PAGELLE DELLA 13ESIMA TAPPA - A. COSTA
Tappa 14 del 20 maggio: orari tv, percorso e favoriti
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A precedere lo sprint, il primo segno di vita di Pippo Pozzato a questo Girn qui protagonista, sì, ma solo del Processo alla Tappa in onda su Rai 2 dopo ogni frazione, oggi il vicentino della Wilier ha messo il naso fuori dal gruppo per alcune centinaia di metri ai meno 3 km, salvo tornare velocemente nei ranghi. Ci si aspettava che l'azione del vecchio Pippo fosse in funzione di Jakub Mareczko, il giovane bresciano già due volte secondo alle spalle di Gaviria, la settimana scorsa a Messina e ieri a Reggio Emilia. E invece, questa volta Mareczko non è nemmeno stato della partita, mancando la top ten che hanno invece centrato, tra i corridori italiani, i soli Roberto Ferrari e Sacha Modolo.
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La giornata era iniziata con la notizia del ritiro di Geraint Thomas - il gallese venuto in Italia per guidare la corazzata Sky ma costretto ad arrendersi per i postumi della maxicaduta che ha coinvolto quasi per intero il team britannico domenica scorsa, ai piedi del Blockhaus - e del licenziamento di Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni in seguito della conferma della positività riscontrata all'immediata vigilia del Giro. Quindi, la tappa, con i soliti noti animare la fuga da lontano. Immancabili, infatti, un portacolori della Gazprom-Rusvelo e della Bardiani-Csf: oggi è toccato al 35enne Pavel Brutt per i russi e, per la banda Reverberi, al baby Vincenzo Albanese, che con i suoi 20 anni e 6 mesi è in assoluto il ragazzo più giovane al via del Giro. Insieme a loro, anche Matej Mohoric del Team Emirates: altro giovane di grande avvenire, il non ancora 23enne sloveno, sebbene dopo un mondiale under 23 vinto alla grande ad appena 19 anni, a Firenze 2013, in questi suoi primi anni da professionista non abbia ancora fatto vedere granché. E anche oggi Mohoric e i suoi due compagni d'avventura non hanno mai avuto alcuna chance di condurre in porto la loro azione, che il gruppo ha tenuto letteralmente sotto tiro per tutta la giornata, non arrivando a concedere più di un paio di minuti per poi decidere di andare a riprenderli a 21 km dall'arrivo.