Roma, 30 gennaio 2023 - La scorsa stagione per Filippo Ganna è stata divisa nettamente a metà: vincente in pista e deludente su strada. Quanto a quest'ultimo ambito, il piemontese prova a partire bene salendo sul secondo gradino del podio della Vuelta a San Juan 2023, vinta da un Miguel Angel Lopez a caccia del rilancio. Eppure, per il corridore della Ineos Grenadiers non tutto è andato per il verso giusto.
I dettagli
Colpa di quanto successo nella tappa 5, quella che ha di fatto plasmato la classifica generale finale con il grande assolo del colombiano sull'Alto Colorado: nel tratto conclusivo dell'ultima ascesa Ganna, lanciato nell'inseguimento del battistrada, ha assunto una posizione in bicicletta al limite del regolamento, con entrambi gli avambracci appoggiati sul manubrio e le mani agganciate alla parte bassa di quest'ultimo. Con colpevole ritardo e forse solo dopo le sollecitazioni arrivate dal web e da altri corridori, la giuria della corsa argentina ha preso i dovuti provvedimenti contro una postura che fornisce più aerodinamica e spinta ma anche maggiori rischi per gli atleti. Provvedimenti diversi dalla squalifica, a dispetto della paura del diretto interessato nelle ore precedenti: Ganna se l'è infatti cavata con una multa di 500 franchi svizzeri e una penalizzazione di 15 punti nella classifica UCI. Il piemontese, che già l'anno scorso era incappato nel medesimo errore ricevendo la squalifica perché le mani in quel caso erano appoggiate addirittura sui freni, ha comunque provato a giustificarsi. "L'UCI mi ha fatto notare che stavo correndo in una posizione illegale: ammetto che in quella fase della gara avevo perso la concentrazione e quindi accetto la sanzione".
Leggi anche - Zaniolo, insulti e minacce dai tifosi della Roma