Giovedì 7 Novembre 2024

Caos agli Europei di nuoto 2022: cancellata la 25 km in acque libere. Ecco cosa è successo

Prima lo stop dopo oltre 3 ore a causa delle condizioni avverse del mare di Ostia e poi l'annullamento definitivo. Nella gara maschile erano in testa tre italiani: Mario Sanzullo, Dario Verani e Matteo Furlan; in quella femminile Barbara Pozzobon e Veronica Santoni erano seconda e terza

Dario Verani incredulo dopo la sospensione della 25 km in acque libere (Ansa)

Dario Verani incredulo dopo la sospensione della 25 km in acque libere (Ansa)

Ostia (Roma), 20 agosto 2022 - Caos agli Europei di nuoto: la 25 km in acque libere è stata prima sospesa a causa delle condizioni avverse del mare di Ostia e poi definitivamente annullata. Dopo oltre due ore dall'interruzione decisa dai giudici, avvenuta dopo oltre tre ore di gara, nel corso dell'undicesimo dei quindici giri del percorso, è arrivata la decisione da parte della commissione tecnica della Len di cancellare la 25 km, sia maschile sia femminile, in acque libere degli Europei di nuoto di Roma viene cancellata. Non saranno dunque assegnate le medaglie con l'Italia che nel maschile aveva in prima, seconda e terza posizione rispettivamente Mario Sanzullo, Dario Verani e Matteo Furlan. Al femminile, invece, il podio sarebbe potuto essere con la francese Joussie prima e subito dopo le due azzurre Barbara Pozzobon e Veronica Santoni. È atteso a minuti il comunicato ufficiale.

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Nella gara maschile, al momento del confusissimo stop che sta creando tantissime polemiche, erano in testa tre italiani, Mario Sanzullo, Dario Verani e Matteo Furlan per una possibile e storica tripletta italiana.

Nella gara femminile dovrebbe aver vinto la francese Joussie, mentre sul podio potrebbero esserci le due azzurre Barbara Pozzobon e Veronica Santoni. Silvia Ciccarella, indietro, afferma di stata fermata non dai giudici ma dalla polizia, a testimonianza della pessima gestione organizzativa di questo fondo in acque libere.

"Ci tenevo a rifare una 25 km per confermare il risultato di Budapest - ha detto Dario Verani -. Sono amareggiato per non avere finito la gara. Il mare è imprevedibile e loro hanno fatto tutte le valutazioni, hanno fatto il possibile... Lo stop io non l'ho capito. Se fossimo partiti 2 o 3 ore prima avremmo finito la gara, ormai così non possiamo farci niente. Ci serva da lezione per il futuro. Per noi atleti non finire una gara per cui ti prepari da una vita ti fa restare deluso. La gara è andata così, mi auguro che non assegnino le medaglie".

A Verani fa eco Matteo Furlan: "Non era mai successa una roba del genere da quando sono in Nazionale io. In teoria la gara dovrebbe essere regolare perché avevamo superato i 15 km, ma nessuno ha la certezza delle posizioni. Non si è più capito niente. Sono deluso perché gli ultimi tre giri abbiamo tirato tanto insieme agli altri della Nazionale (Sanzullo e Verani, ndr) immaginando che la gara stesse per finire. Se contasse il tocco del tabellone saremmo Sanzullo, Verani e io i primi tre", continua il nuotatore". Per Furlan "non è stato un problema di organizzazione, ma ha inciso il comportamento dei giudici, che sono andati nel panico".