Roma, 22 novembre 2022 - Tra i tanti giovani corridori che si affacceranno al professionismo nel 2023 ce n'è uno che attira le attenzioni più degli altri: sarà merito dell'anagrafe (classe 2004) o della squadra che ha deciso di puntarci (la Ineos Grenadiers con un triennale), ma fatto sta che le aspettative su Joshua Tarling sono piuttosto alte.
I dettagli
Il gallese è passato dal mondo del ciclismo juniores a quello dei 'grandi': un salto carpiato che non spaventa il campione iridato della categoria, come si è evinto dalle parole concesse a Cycling Weekly dalle quali trasuda già una grande ambizione. "Mi piacciono le corse contro il tempo e il mio idolo è Stefan Kung, ma vorrei disputare anche le gare in linea: vorrei cimentarmi in particolare nelle competizioni di un giorno e magari anche nelle Classiche". Insomma, idee chiarissime per Tarling, che torna sul suo recente passato e più di preciso su una categoria, quella juniores appena lasciata, letteralmente falcidiata dall'avvento della pandemia. "Non aver corso per Covid ci ha dato più tempo per prepararci: io mi sono allenato molto e avevo già una buona base - ammette il gallese - e poi ho deciso di cambiare coach, affidandomi a Stuart Blunt, che ha ulteriormente aumentato i miei carichi di lavoro".
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