Roma, 5 dicembre 2022 - Mentre il ciclismo italiano è ancora a caccia di un giovane talento al quale aggrapparsi per la propria rinascita, quello spagnolo ha già individuato in Juan Ayuso il nome buono per sognare in grande.
I dettagli
Per il classe 2002 l'impatto con il mondo del professionismo è stato molto positivo, come testimonia il terzo posto ottenuto alla Vuelta 2022. E' proprio da questo risultato che è cominciata la chiacchierata ai microfoni del quotidiano AS. "Non pensavo di vivere una stagione così e di ottenere il podio alla Vuelta: all'inizio dell'anno questo traguardo non era nei nostri piani. Nel 2023 proverò a confermarmi, ma prima dell'inizio del raduno, fissato per il 10 dicembre, qualsiasi discorso del genere è prematuro". Lo sforzo profuso nella corsa di casa, vissuta tra l'altro per larghi tratti anche convivendo con la positività al Covid (con una carica virale non tale da far scattare l'esclusione), è però costato ad Ayuso il sogno iridato. "Avrei voluto ripetermi a Wollongong, ma ero molto stanco mentalmente e ho avuto bisogno di staccare la spina". Lo spagnolo potrà rifarsi nel 2023, quando i Mondiali precederanno nel calendario la Vuelta: se questa è la buona notizia, la cattiva per il corridore dell'UAE Team Emirates è che probabilmente in entrambe le competizioni dovrà vedersela con la concorrenza interna del compagno di squadra Tadej Pogacar.