Roma, 17 aprile 2023 - Quando Tadej Pogacar vince lo fa quasi sempre non lasciando alcun spiraglio ai rivali: né durante la gara né dopo. Anche il verdetto dell'Amstel Gold Race 2023 è stato unanime, ma stavolta una crepa per una polemica c'è. Tutta colpa di una vettura che si è piazzata in strada nel posto sbagliato e nel momento sbagliato: non si tratta neanche di una vettura a caso, bensì quella della direzione di gara.
La ricostruzione
Il nastro della Classica della Birra va riavvolto fino a quando mancano circa 10 km dal traguardo: è il momento in cui (apparentemente) il fuoriclasse dell'UAE Team Emirates, scattato con ottimo profitto sul Keutenberg, sta perdendo qualcosa nel confronto a distanza con il primo inseguitore, la rivelazione Ben Healy. Insomma, una vera rarità, anche se nel frattempo i secondi recuperati dalle retrovie dall'irlandese dell'EF Education-EasyPost sono appena una manciata. Proprio in quel momento, forse per caso o forse semplicemente per dare più visibilità allo sponsor, la vettura della direzione di gara si piazza davanti a Pogacar: nel gergo ciclistico in questi casi si parla di 'scia', un piccolo grande aiuto non a caso vietato dai regolamenti. Di solito però sono i corridori a cercare questo escamotage allorché restano attardati nelle retrovie a causa di una caduta o di un problema meccanico: raramente la situazione si propone nella testa della corsa. Invece è accaduto proprio questo all'Amstel Gold Race 2023: lo hanno notato gli addetti ai lavori e anche gli occhi più attenti dei semplici appassionati, che hanno assistito appunto in quel momento alla nuova accelerata di Pogacar a spese del 'povero' Healy, che si è comunque consolato mettendo in carniere un secondo posto all'arrivo a dir poco insperato alla vigilia.
Le polemiche: il botta e risposta
Eppure, nonostante questo risultato a sorpresa, il malumore in casa EF Education-EasyPost c'è stato e c'è tuttora, espresso tra l'altro a mezzo social da Jonathan Vaughters, ex ciclista (con un passato legato all'ombra del doping) e oggi general manager della squadra statunitense. "Lavoro di qualità da parte degli organizzatori della gara: le corse come il derny sono sempre le più emozionanti. Adesso immagino che lo stiano portando su strada". Questo è il tweet incriminato: il 'beneficiario' del presunto 'aiutino' è ovviamente Pogacar e il derny è una disciplina su pista in cui è presente una bici a motore, chiamata appunto così, che fa da 'lepre' a quelle tradizionali. Accuse pesantissime a cui, tramite i microfoni del quotidiano olandese Algemeen Dagbladm, non ha potuto non rispondere il direttore di gara Leo Van Vliet. "C'è gente che parla di una presunta scia data a Pogacar basandosi su delle semplici foto e senza avere la prova di un video. Inoltre, anch'io sono stato un ciclista e penso che un corridore forte come Pogacar non abbia neanche bisogno di un eventuale aiuto del genere". Tutto archiviato quindi per quanto riguarda l'Amstel Gold Race 2023: peccato che il Trittico delle Ardenne sia ancora appena alle prime battute (e polemiche).
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