Chalon sur Saone, 12 luglio 2019 – Tappa interessante la umero 8 del Tour de France 2019. E’ in programma una frazione niente affatto banale da Macon a Saint Etienne di 200 chilometri e ben 7 Gpm. Non c’è arrivo in salita, ma i velocisti potrebbero pagare dazio e qualche 'coraggioso' portare a termine una fuga a lunga gittata.
Il percorso della tappa 8
Dopo la partenza, la prima salita è situata al chilometro 43, si tratta della Col de la Croix Montmain (6 chilometri al 7%), segue breve discesa e poi di nuovo salita, stavolta Col de la Croix de Thel (4 chilometri a pendenze medie attorno all’8%). La parte centrale di tappa non presenta pianura, subito si sale sul Col de la Croix Paquet di 2 chilometri al 9%, poi, al chilometro 89, Gpm di terza categoria de la Cote de d’Affoux (8 chilometri al 4.5%). Qui il percorso rifiata per circa 30 chilometri di pianura e discesa, ma le salite non sono finite. Al chilometro 128 inizia invece la Cote de la Croix de Part, 5 chilometri all’8%, mentre al chilometro 142 altro Gpm di seconda categoria, Cote d’Aveize (5.2 chilometri al 6.4%). Qui ci saranno 40 chilometri di percorso vallonato prima dell’ultimo dente, Cote de Jaillere, 2 chilometri all’8%, situato a 13 al traguardo. Da qui all’arrivo principalmente discesa, ma l’ultimo chilometro è tutto in leggerissima salita.
Classifica e risultati dopo la tappa 7
Orari e tv
Partenza prevista alle 12.25, Cote de la Croix Montmain attorno alle 13.40, Croix de Thel sulle 14.10, Croix Paquet attorno alel 14.30, Cote d’Affoux attorno alle 15, Croix de Part tra le 15.40 e le 16.02, Cote d’Aveize tra le 16.03 e le 16.28, Cote de Jaillere tra le 16.56 e le 17.26. Arrivo previsto a Saint Etienne tra le 17.12 e le 17.44. Diretta Rai Due dalle ore 14, disponibile anche sul sito Raiplay. Live Eurosport 1 dalle 12.55 anche in streaming su Eurosport Player.
I favoriti
Vista l’altimetria della tappa e le prime fatiche fatte, potrebbe arrivare una fuga. Qualche corridore abile su salite non lunghe avrà chance di arrivare al traguardo. Thomas De Gendt, Maximilliam Schachmann, Dylan Teuns, Tim Wellens potrebbero essere nomi plausibili. Occhio anche a Julian Alaphilippe, che avrà più libertà dopo aver perso la gialla. Tra l’altro, l’ultimo dente situato a 13 dal traguardo potrebbe comunque mettere fuori gioco i velocisti anche qualora la fuga non prendesse troppo piede. Potrebbero resistere Peter Sagan, Matteo Trentin e Michael Mattews, tanto per fare alcuni nomi: sarebbero loro gli uomini da battere in caso di volata a ranghi ristretti.
Tappe e altimetria. Percorso: le montagne e le frazioni 'italiane'