Sabato 22 Febbraio 2025
REDAZIONE SPORT

Sara Anzanello, l'ultima lettera: "Il mio sogno è vivere, ma ho paura"

Il post appare sul profilo Facebook della pallavolista morta ieri. Ricordo in tutti i campi

Sara Anzanello nel 2007 (Ansa)

Milano, 26 ottobre 2018 - L'ultima lettera di Sara Anzanello è da lacrime agli occhi. "Voglio vivere", reclama la pallavolista stroncata da un tumore a soli 38 anni. La sua è una disperata dichiarazione d'amore alla vita, un grido di speranza emesso poco prima dell'ultimo respiro, un desiderio rabbioso, che purtroppo è rimasto inascoltato. Tutto questo appare oggi sul profilo Facebook di Sara, e testimonia come nient'altro la tempra di questa piccola grande donna, ridotta a uno scricciolo negli ultimi tempi ma sempre proiettata verso gli altri e il futuro.

"Perché condividere: per essere di supporto a chi come me deve superare delle difficoltà, per far capire che la vita è bella, perché in questo momento ho bisogno di energie positive", scrive nel post, supportato da una foto di lei, ormai magrissima, in riva al mare con le braccia spalancate verso il mondo. E la lettera continua: "Devo fare un altro trapianto, ma mi hanno diagnosticato un tumore al sistema linfatico. E ora inizierò i cicli di chemioterapia, ho paura perché voglio vivere"

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La sua voglia di vivere è davvero immensa. Ecco cosa scrive ancora:  "Il mio sogno è vivere. Semplicemente vivere, passeggiare, stare all'aria aperta, un bel bagno in un mare limpido, la sabbia sotto i piedi, la neve candida che mi circonda in una giornata invernale di sole, i miei quadri, la mia cucina, il mio piccolo orto sinergico, una serata con la mia famiglia e con le persone a cui voglio bene. Vivere, senza grandi pretese, ma vivere".

"Molti conoscono la mia storia, dopo il difficile trapianto di fegato nel 2013 ho lottato per riprendere in mano la mia vita; quest'anno, l'aggravarsi della mia situazione mi ha riportato qui al Niguarda per entrare nuovamente in lista. Nello stesso periodo mi è stato diagnostico un Tum...re al sistema linfatico, manco riesco a dirlo, e ora inizierò le chemio". 

Poi l'abbraccio a chi resta: "Ho la fortuna di avere una famiglia, un fidanzato e amici speciali che mi sono accanto e mi fanno ridere e passare minuti spensierati, minuti in cui la malattia non c'è più... - racconta ancora Sara nella sua ultima lettera - Tante altre persone stanno combattendo la mia battaglia, in tante l'hanno già vinta, altre no. Ho paura, non sarà l'emozione migliore da avere, però non avere certezze fa paura. Io sono qui per lottare, mai mollare, crederci sempre come ho fatto in tutta la mia vita. Arrivederci a tutti.  Sara".

RICORDO IN TUTTI I CAMPI - La Federazione Italiana Pallavolo ha disposto che in tutte le gare di sabato 27 e domenica 28 ottobre venga osservato un minuto di silenzio in memoria di Sara. "La Presidente Paola De Micheli, Il Consiglio di Amministrazione, i Club e tutta la Lega Pallavolo si stringono al dolore dei familiari", si legge in una nota.