Roma, 19 maggio 2020 – Farà molto discutere il documentario della Espn su Lance Armstrong in uscita il prossimo 24 maggio. L’ex campione americano è tornato a parlare del doping nel ciclismo e della sua malattia, un cancro ai testicoli, che potrebbe avere una correlazione con l’uso di sostanze dopanti. Le prime rivelazioni choc sono state pubblicate dal Sun e fanno già discutere.
“La prima volta che ho fatto uso di sostanze dopanti avevo 21 anni – ha affermato Armstrong – Sapevo quello che stava succedendo, ho chiesto ma poi ho sempre preso le decisioni in autonomia”. Parte da qui il racconto di Lance Armstrong, che a quell'età aveva già vinto diverse corse in Italia e in Spagna, con l'apice poi nel 1993 con il successo al Mondiale. Qualche tempo dopo, nel 1996, ha dovuto combattere con un cancro ai testicoli: “Le due cose possono essere correlate? Non ne ho certezza, posso solo dire che l’unica volta che ho usato l’ormone della crescita è stato proprio nel 1996”. Come noto, il campione statunitense ha vinto sette Tour de France, poi tutti revocati dopo la squalifica a vita nel 2012 e l’ammissione pubblica di aver fatto uso di doping. Una pratica che Armstrong ha utilizzato fin dai primi anni di carriera: “Già alla prima stagione da professionista assumevo cortisone, ma l’Epo è stata di un altro livello”.