Eugene (Stati Uniti), 17 luglio 2022 - Non si sono fatte attendere le reazioni dal mondo azzurro dell'atletica leggera alla notizia della rinuncia di Marcell Jacobs a partecipare alla semifinale dei 100 metri ai Mondiali di Eugene. A cominciare dal suo allenatore, Paolo Camossi. "Non è stato facile, fino all’ultimo secondo abbiamo valutato il da farsi - spiega - Prima dei Mondiali abbiamo lavorato bene, i dolori erano andati via, ma sapevamo che l’incognita sarebbe stata l’alta intensità. In batteria Marcell ha sentito una fitta all’adduttore che gli ha impedito di essere se stesso: si è sottoposto a tutta la fisioterapia necessaria, ma si è svegliato indolenzito. L’ecografia ha manifestato una contrattura e sappiamo che compromettere l’adduttore vorrebbe dire finire la stagione. Chi ha deciso per la rinuncia? L’ultima parola è stata del gruppo azzurro. Ora bisogna mettersi subito in mentalità Europei di Monaco".
"Importante tutelare l'integrità di Marcell"
Massima vicinanza nei confronti di Jacobs da parte del presidente federale Stefano Mei. "Jacobs ha dimostrato un coraggio notevole. Ha voluto fortemente provare a onorare l’impegno, ci ha provato fino all’ultimo momento. Questa per me è una grande dimostrazione di serietà e attaccamento alla maglia azzurra. La vita di un atleta è fatta di momenti positivi e altri negativi. E anche un piccolo problema può impedire il rendimento di una macchina così sofisticata come il corpo di un atleta. È fin troppo ovvio che mi dispiaccia, il fatto di non rivedere Jacobs in pista. Ma condivido certamente la scelta di non rischiare, per evitare di compromettere definitivamente la stagione”, conclude Mei. "Sapevamo in che condizioni erano i nostri due alfieri – aggiunge il direttore tecnico Antonio La Torre riferendosi a Jacobs e Gianmarco Tamberi – e a loro va il nostro ringraziamento per essersi messi comunque in gioco. Ma aver tutelato l’integrità di Marcell è importante, perché la nostra destinazione finale sono i Giochi di Parigi. La staffetta? Troveremo una soluzione, lo dobbiamo al nostro ruolo di campioni olimpici ed anche a Marcell stesso. Stiamo studiando alchimie diverse, e dobbiamo comunque batterci con le forze che abbiamo a disposizione. Tutti moltiplicheranno le proprie forze”.
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