Domenica 22 Dicembre 2024
ANGELO COSTA
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Giro d'Italia 2019, prima crono a sorpresa: Dumolin e i più forti partono prima

Stravolto l'ordine per prevenire la pioggia. E sarà battaglia a San Luca

Vincenzo Nibali partirà oggi alle 16.58 (Lapresse)

Bologna, 11 maggio 2019 - Sorpresona: ad aprire il Giro d’Italia è Tom Dumoulin, uno che punta a vincerlo. Non lo fa perché ha fretta, ma dopo aver dato un occhio al meteo. Primo a partire nella cronoscalata dal cuore di Bologna a San Luca per prendere in contropiede pioggia e vento, previsti per la serata: anticipando il maltempo, il farfallone olandese sa di avere più chances di far bene su un tracciato atipico per una tappa iniziale, sei chilometri piatti prima degli ultimi due da alpinista.

Giro d'Italia 2019, l'ordine di partenza della prima tappa a cronometro

Tappa 1, sabato 11 maggio
Tappa 1, sabato 11 maggio

Si comincia da Dumoulin, in gara dalle 16,50 sotto le Due Torri, ma anche i suoi rivali faranno altrettanto: anziché aspettare le otto della sera, orario previsto per l’arrivo dell’ultimo corridore, sposteranno all’indietro l’orologio per dribblare i nuvoloni. Così Nibali comincerà a pedalare alle 16,58, tre minuti prima di Roglic, così faranno anche Lopez e Landa: magari sarà meno contenta Rai2 che all’ora del massimo ascolto, col tg della sera in arrivo, dovrà scodellare ai telespettatori il simpatico eritreo Gehereigzabher, l’israeliano Niv e il nostro Puccio anziché gli attesi favoriti.

Cordiali saluti alla suspense: in una corsa di tre settimane contano i dettagli ed evitare rischi o tempo perso per il bagnato è uno di questi. Da una tradizione stravolta si chiama fuori soltanto Simon Yates: all’annuncio di un clima british come lui, il gemellino non si sposta di una virgola. Dal palco di partenza si muoverà alle 19,43, terz’ultimo di tutti a farlo: tanto per capire di che pasta è fatto. Per capirlo ancora meglio, ci mette qualche parola: "Sono dodici mesi che penso a questa corsa e l’ho preparata benissimo: fossi nei panni dei miei avversari, me la farei sotto. Di un anno fa ho solo bei ricordi: non ho vinto, ma ho capito dove posso arrivare. Quest’anno ci sono molti favoriti, ma io sono sicuro di me. Perché non anticipo la partenza nella crono? Del meteo mi fido fino a un certo punto, preferisco rischiare e correre con i tempi degli altri come riferimento", le parole dell’inglese.

Nemmeno una partenza alla rovescia, col brivido di conoscere la prima maglia rosa all’inizio anziché alla fine della tappa, cambia lo spartito di questo Giro: c’è un italiano, Vincenzo Nibali, che prova a fermare l’avanzata mondiale, mai di così alta qualità da tempo. Ci sono lo straniero che ti aspetti (l’olandese Dumoulin), quello del momento (lo sloveno Roglic, che ha vinto tuttele tre corsette a tappe di allenamento), quello che ha un conto aperto dopo la batosta di un anno fa (Simon Yates), quello del futuro (il colombiano Lopez) e quello che tutti sottovalutano (il basco Landa). Alla soglia dei 35 anni, Nibali è l’unico in grado di affrontare la missione, perché alle sue spalle al momento eredi pronti non ce ne sono: dovesse farcela, non sarebbe solo un’impresa, ma un capolavoro.