Bologna, 4 ottobre 2021 – Il ciclismo italiano vive un ottimo periodo, ma soprattutto nelle corse di un giorno. Resta precaria invece la situazione nelle grandi corse a tappe di tre settimane, dove il ciclo di Vincenzo Nibali si sta avviando alla conclusione e alle sue spalle c’è ancora poco per competere con i migliori al mondo. Di questo e di altro ha parlato Stefano Garzelli, ex vincitore del Giro d’Italia e commentatore Rai, a Oasport.
Bene Nibali a cambiare, Colbrelli esemplare
Si parte dalla grande impresa di Sonny Colbrelli nel fango di Roubaix, una corsa che conferma il buono stato di salute dell’Italia nelle corse di un giorno: “Non siamo secondi quasi a nessuno – le parole di Garzelli – Nelle classiche stiamo andando bene e Colbrelli a Roubaix è stato esemplare. Peccato per Moscon, secondo me dopo la foratura non aveva una bicicletta adatta e ha faticato a guidarla”. Nei grandi giri invece la situazione e meno florida: “C’è carenza di corridori, ma è questione di tempo – la chiosa di Garzelli – Mi piace molto Andrea Bagioli per esempio. Nibali? Lottare per il podio è dura, soprattutto per i tempi di recupero che non sono più quelli di quando hai vent’anni. Al Giro di Sicilia è andato forte e sono felice per lui, poi penso che fosse importante per lui cambiare squadra”.
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