Martedì 26 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
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Giro d'Italia 2019, classifica dopo la tappa 16. Show Ciccone, Nibali scavalca Roglic

L'abruzzese della Trek-Segafredo taglia per primo il traguardo di Lovere, ma a festeggiare è anche lo Squalo, adesso secondo nella classifica generale alle spalle della maglia rosa Carapaz

Carapaz e Nibali (Ansa)

Carapaz e Nibali (Ansa)

Lovere, 28 maggio 2019 - La tappa 16 del Giro d'Italia 2019 è orfana del Gavia ma non dello spettacolo. Ad accendere lo show è sia la fuga di giornata sia la lotta tra gli uomini della classifica generale: nel primo caso i riflettori sono tutti per Giulio Ciccone, che negli ultimi metri liquida Jan Hirt e si aggiudica una delle frazioni più prestigiose della corsa rosa. Per quanto riguarda i nomi più attesi, ad accendere i giochi sul Mortirolo è Vincenzo Nibali, che scatta ma viene poi ripreso da Richard Carapaz e Mikel Landa: vanno in difficoltà invece Miguel Angel Lopez e soprattutto Primoz Roglic, che perdono rispettivamente 23'' e 1'23'' da Nibali, che in classifica scavalca proprio lo sloveno al secondo posto, mentre resta saldissimo in maglia rosa Carapaz.

Tappa 18: orari tv percorso e favoriti

Aggiornamento: la nuova classifica dopo la tappa 17

Percorso, orari e favoriti della tappa 16

La tappa di oggi ​

Non più 226 km, bensì "soli" 194: la Lovere-Ponte di Legno, per motivi di sicurezza legati al rischio slavine, ha cambiato volto rispetto al programma iniziale, dal quale è stato eliminato l'attesissimo Gavia, cima Coppi del Giro. La tappa resta però durissima grazie ai 3 GPM in programma, tra cui il mitico Mortirolo. Prima però i corridori hanno il tempo di organizzare la fuga di giornata, che annovera 21 unità tra i quali Andrey Amador (Movistar), Mattia Cattaneo, Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec), Pello Bilbao (Astana), Damiano Caruso, Antonio Nibali (Bahrain-Merida), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Mikel Nieve (Mitchelton-Scott) e Diego Ulissi (UAE Emirates). Sullo scollinamento sul Passo della Presolana gli attaccanti hanno 3' di vantaggio sul gruppo, gap che si allargherà di un altro minuto sulla Croce di Salven. Si tratta di due ascese non indicate come GPM, al contrario di quello di terza categoria verso il Cevo (10 km al 6% di pendenza media, con punte del 10%), sul quale i fuggitivi scollinano con 4'40'' di vantaggio sul plotone principale. Il gap sfora i 5' in cima al GPM di terza categoria di Aprica (9 km con pendenza massima al 9%), sulla cui discesa prova ad allungare sui compagni di fuga, senza grosso successo, Francisco Ventoso (CCC). La corsa, come da previsioni, si accende solo sul temibile Mortirolo (12 km al 10,9% di pendenza media e massime addirittura del 18%), quando a smembrarsi è sia il drappello degli attaccanti sia quello degli uomini con ambizioni di classifica: tra questi ultimi la scrematura avviene grazie al forcing imposto da Domenico Pozzovivo per il suo capitano Vincenzo Nibali, che infatti scatta a 34 km dal traguardo. Lo Squalo viene presto raggiunto da Hugh Carthy e dal fratello Antonio, presente nella fuga del mattino. Dietro però arrivano le risposte di Miguel Angel Lopez, Mikel Landa e Carapaz, ma non quella di Roglic, che si stacca e si aggrega al gruppo capitanato da Simon Yates, Bauke Mollema e Ilnur Zakarin.

L'alleanza tra Astana e Movistar porta a ricucire su Nibali, mentre in testa alla corsa restano i soli Jan Hirt e Ciccone, che scollina per primo sul Mortirolo, di cui fa paura anche la discesa. Proprio su questo terreno partono Lopez e Bilbao, ma quando la strada spiana i due Astana vengono riassorbiti dal gruppo Nibali, impegnato a tirare per guadagnare su Roglic, che paradossalmente perde più terreno sul falsopiano finale che sul Mortirolo. Alla fine lo sloveno lascerà ai rivali per la classifica generale 1'23'', subendo il sorpasso in graduatoria di Nibali, che guadagna anche 23'' su un Lopez che va in crisi negli ultimi km. A festeggiare è anche un altro azzurro: la vittoria di tappa è infatti di Ciccone, che liquida in volata il compagno di fuga Hirt e regala all'Italia il quarto successo in questo Giro.

Ordine d'arrivo della tappa 16 

1) Giulio Ciccone (TFS) in 5h36'24'' 2) Jan Hirt (AST) st 3) Fausto Masnada (ANS) +1'20'' 4) Vincenzo Nibali (TBM) +1'41'' 5) Hugh John Carthy (EF1) +1'41'' 6) Richard Carapaz (MOV) +1'41'' 7) Mikel Landa Meana (MOV) +1'41'' 8) Joseph Lloyd Dombrowski (EF1) +1'41'' 9) Damiano Caruso (TBM) +1'49'' 10) Mattia Cattaneo (ANS) +2'03''  

Classifica generale Giro d'Italia 2019

1) Richard Carapaz (MOV) in 70h02'05'' 2) Vincenzo Nibali (TBM) +1'47'' 3) Primoz Roglic (TJV) +2'09'' 4) Mikel Landa Meana (MOV) +3'15'' 5) Bauke Mollema (TFS) +5'00'' 6) Rafal Majka (BOH) +5'40'' 7) Miguel Angel Lopez (AST) +6'17'' 8) Simon Philip Yates (MTS) +6'46'' 9) Pavel Sivakov (INS) +7'51'' 10) Jan Polanc (UAD) +8'06''

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