Lunedì 20 Gennaio 2025
LEO TURRINI
Sport

Alberto Tomba sciatore del secolo. "Perfino le nonne mi parlavano di sci"

"Quando ho staccato la spina ho deciso di non accettare ruoli nello sport. Non ho fatto l'allenatore e non ho fatto il manager"

"Già che c’erano, dopo avermi nominato sciatore del secolo potevano pure proclamarmi asso del millennio: ho smesso nel 1998 e nell’Ottocento mica facevano gli slalom! Oh, scrivi che sto scherzando, se no chissà cosa si inventano.."

Alberto Tomba per me è uno di famiglia. Ho avuto il privilegio di raccontare in presa diretta la sua carriera straordinaria: tre ori e due argenti olimpici, due titoli iridati, una Coppa del Mondo assoluta, otto coppe di specialità, cinquantuno vittorie. Un mito dell’agonismo, certamente. Ma anche, forse, l’ultimo simbolo di una Italia ancora ottimista, quella di fine Novecento. L’allegria di Albertone indispettiva gli intellettuali da salotto. Sommessamente, penso si siano pentiti.

"Eh, cosa vuoi amico mio, è passato tanto tempo! A dicembre fanno 54 anni sul groppone, non sono più un ragazzino. Ma per fortuna sto bene, mi tengo in forma. E spero che tutti gli italiani si uniscano per contenere la pandemia".

Nostalgia della giovinezza?

"Quando ho staccato la spina ho deciso di non accettare ruoli nello sport. Non ho fatto l’allenatore e non ho fatto il manager".

Come mai?

"Volevo riappropriarmi della normalità. Ero stato a lungo sotto la luce dei riflettori, sempre alla ribalta, sempre esposto. Non ne potevo più".

Rimpianti?

"No, è stato bello, ero giovane, adoravo sciare, ero nato per la competizione. E ho vinto, tanto".

Eri anche diventato un fenomeno nazionalpopolare.

"Quella era la cosa che mi colpiva di più. Quando passavo da casa mi raccontavano di studenti che scappavano da scuola per vedere la mia seconda manche o mi dicevano che era stato interrotto il Festival di Sanremo per mostrare la mia gara".

Era tutto vero.

"Sì, me ne accorgevo quando trovavo nonne che mi parlavano di scioline! Era tutto molto curioso, diciamo anomalo".

Nemmeno Thoeni è stato amato così.

"Gustavo è un gigante e per me è stata una fortuna averlo come allenatore. Eravamo una gran coppia. Aggiungo che in questo referendum sullo sciatore del secolo lui è stato sfortunato, tanti suoi fans non ci sono più, per ragioni di età. Dico, Thoeni vinceva mezzo secolo fa! Ma sto scherzando, via..."

Ti sei ritirato dallo sport attivo ventidue anni fa. Uno studente prossimo alla laurea non ti ha mai visto sciare dal vivo. Cosa gli diresti?

"Beh, non sa cosa si è perso! Ma no, è un’altra battuta"