Caro Roberto,
da calciatore eri grande e ti ho amato alla follia. Oggi un po’ meno, ovviamente.
Hai detto che sono invidioso, fallito, che la mia vita è fatta di scarsi contenuti. Beh, fallito perchè non ho vinto due scudetti di cartone? Invidioso perchè non ho il tuo conto in banca? Mah, guarda, si può essere ricchi pur essendo meno ricchi. E poi una vita con scarsi contenuti? Ti posso assicurare che ho una famiglia bellissima, la mia quotidianità è fatta di sentimenti e di cose concrete. Certo non ho una barca da 35 metri, ho solo un gommoncino, ma d’altra parte sulla mia strada non ho mai trovato un presidente come Moratti. E per quanto riguarda il fallimento da allenatore? Ho fatto quel poco o quel tanto che mi è stato concesso solo con le mie forze. Tu invece sei stato un allenatore abusivo alla Fiorentina e alla Lazio grazie ai papaveri romani che ti hanno protetto e non ti sei sentito schiavo nemmeno per un attimo? Comunque guarda, ti auguro tutti i successi di questo mondo, ma soprattutto ti auguro di raddoppiare l’ingaggio visto che ci tieni tanto, anche perchè dieci miliardi delle vecchie lire all’anno per te in effetti sono molto pochi, ne meriti molti di più. A proposito, quando a fine mese vai a riscuotere un miliardo delle vecchie lire per trenta giorni di lavoro, non ti senti un po’ in difficoltà? Non arrossisci neppure un po’? Ti voglio dare un buon consiglio: eventualmente meglio fallito che raccomandato”.

Aldo Agroppi