Gabriele Paolini si è costituito parte civile nei confronti della Mediaset, nei confronti di Charlie Rapino, “Consulente Discografico” della Casa di Produzione Discografica “Universal Music Division Polydar” e nei confronti di Alessandro Massara, Responsabile Discografico della Casa di Produzione Discografica “Universal”.

Paolini ha richiesto un risarcimento d’anni pari a 5 milioni d’euro!!!.

Per ulteriori informazioni si può visitare il sito internet ufficiale di Gabriele Paolini www.gabrielepaolini.com

In data 25 febbraio 2010, intorno alle 18.00, circa, mi trovavo presso la “Casa del Jazz”, in Viale di Porta Ardeatina, a Roma, insieme a mia madre, la Signora Bice Bochicchio, nata a Torino il 29 settembre 1934, al fine di seguire un appuntamento della rassegna “Io e il jazz”, organizzato dal giornalista de “Il Messaggero”, Marco Molendini. In quell’occasione il bravissimo e tenace Molendini aveva invitato, presso la “Casa del Jazz”, Renzo Arbore. Con mia madre sono arrivato alla “Casa del Jazz”, intorno alle ore 18.00. Visto che c’era tantissima gente che attendeva in fila l’apertura della sala, dove si sarebbe tenuto l’incontro con Renzo Arbore, nel momento in cui hanno dato il via libero all’accesso in sala, non tutte le persone presenti alla “Casa del Jazz” sono riuscite ad entrare. Tra queste anch’io e mia madre siamo rimasti fuori dalla sala, che era stracolma di persone. Per ragioni di sicurezza i vigili del fuoco che erano presenti hanno chiuso l’accesso ad altre gente. Con tutto ciò, io non sono voluto venire via e dissi così a mia madre: “Aspettiamo fuori dalla sala e, con pazienza, appena qualche spettatore uscirà dalla stessa, entreremo noi. Intorno alle 19.05, io e mia madre ci siamo recati al piccolo bar, presente alla “Casa del Jazz”, per prendere un aperitivo, in attesa di riuscire ad entarre in sala per ascoltare Renzo Arbore. In quel momento mentre io stavo pagando la consumazione alla cassa, ho riconosciuto, all’altezza del bancone del bar, CHARLIE RAPINO, nato a Parma nel 1960; attualmente lavora come “Consulente Discografico” per la “POLYDOR-UNIVERSAL” a Londra e dal maggio 2009, fa parte del ‘Reality Show’, “Amici”, in qualità di ‘Professore’. Rapino è famoso al grande pubblico della musica per aver riportato in scena, tra gli altri, artisti del calibro di Kylie Minogue, Geri Halliwell e Primale Scream. Insieme a Rapino, ho riconosciuto al bar, un altro importante rappresentante della musica italiana, il Signor ALESSANDRO MASSARA, nato nel 1966; quest’ultimo lavora, dal primo marzo 2009, in qualità di “Managing Director” dell’ “UNIVERSAL MUSIC ITALIA SRL”, una delle più importanti ed autorevoli etichette discografiche, in Italia, che ha sede a Milano, in Via Dante. A quel punto, incuriosito dalla presenza dei due importanti esponenti musicali, mi sono avvicinato, con ‘nonchalance’ al bancone: lì, oltre a Rapino e Massara, c’era solo mia madre, che stava sorseggiando piacevolmente un “sanbitter rosso”. Preciso che in quel momento, dietro al bancone, non c’era nessuno, perchè alla cassa, dove io avevo appena pagato, c’era lo stesso barman, che poco prima ci aveva servito gli aperitivi. Una volta arrivato al bancone, mi sono messo, volutamente, di spalle, a Rapino e Massara e sorseggiando anch’io il mio “sanbitter rosso”, ho cercato di carpire la conversazione dello stesso Rapino con Massara. E’ giusto precisare che essendo di spalle i due esponenti musicali non si sono accorti che accanto a loro, c’era io. Dunque i due hanno parlato con molta libertà: ad un certo punto Rapino si rivolge a Massara e così dice: “E’ un vero colpaccio la vittoria di Emma!. E’ tutto già deciso, non è vero?”. E Massara ha risposto così a Rapino: “Certo che si!!!.,Emma vincerà. L’abbiamo imposta bene, siamo stati bravi, non è vero?”. E tutte e due sono scoppiati a ridere, sentendosi ‘onnipotenti’!!!. I due si sono sbeffeggiati, dunque, del pubblico, di milioni di telespettatori, che, ignari, votano ogni giorno, atttraverso il televoto, trasmissioni come “Amici”. A quel punto io sono rimasto per un attimo, senza fiato. Preciso che io ho sempre seguito “Amici”, il ‘Reality Show’ condotto dalla De Filippi, in onda su Canale 5, da sempre. Sono e resterò, a vita, un grande estimatore di Maria De Filippi, che è assolutamente unica nel suo genere; amo il programma “Amici”. Per me, “Amici” è sempre stato una ‘valvola di sfogo”. Trovo che sia il miglior ‘reality show” della televisione italiana. I suoi partecipanti sono tutti ragazzi giovani, carichi di vitalità. Rappresentano una bella gioventù, pulita, piena di ‘artisticità’, talento. Si parla tanto male della televisione, ebbene, per me “Amici” è una vera e propria ‘rarità’, nel contesto del piccolo schermo; offre qualità, degno spettacolo-intrattenimento. Diversamente è’ indecente “L’Isola dei Famosi”; è profondamente diseducativo “Il Grande Fratello”. Proprio perchè voglio difendere il programma “Amici” e la De Filippi, mi rivolgo alle forze dell’ordine, al fine di indagare su quanto io ho sentito il 25 febbraio scorso, in presenza anche di mia madre. Aggiungo anche che appena ho sentito Rapino parlare della concorrente di “Amici”, Emma, come vincitrice dell’edizione numero 9 del programma, ho subito attivato la mia fedelissima macchina fotografica ed ho fatto un breve video, che ho dato in assoluta esclusiva agli amici di “Blob”, la storica trasmissione, in onda su Rai 3. Riprenendo tutta la scena, avvenuta all’interno “Casa del Jazz”, ho chiesto a Rapino: “Rapino ho sentito che parlavate della vittoria di Emma ad “Amici”. Ma oggi è solo il 25 febbraio 2010!!!. Non mi dire che anche ad “Amici” è tutto combinato?. Ne sarei distrutto dal dolore”. Appena Rapino ha riconosciuto il mio celebre personaggio di ‘disturbatore tv’ si è allontanato di corsa. Io l’ho seguito, sempre riprendendo tutta la scena. A quel punto ho rifatto una domanda a Rapino: “Ma scusami Charlie, con Massara avete appena detto al bar, che avete fatto un grande lavoro riuscendo ad imporre così la vittoria di Emma all’edizione 9 di “Amici”. A quel punto Rapino mi ha messo le mani addosso. Mi ha dato uno schiaffo in volto. Mi ha fatto cadere la macchina fotografica che si è rotta. A quel punto è’ intervenuta mia madre, che mi ha allontanato da Rapino, evitando che nascesse una rissa. Io ho avuto un momento di grande delusione. Mi sono messo a piangere per il nervosismo. Ho detto a mia madre di entrare in sala, per seguire l’incontro con Arbore e non ostacolarmi nel tentare di ‘comunicare’ con Rapino. Ho a quel punto preteso che Rapino di scusasse con me, per lo schiaffo che mi aveva dato con violenza in faccia. Lui, senza scusarsi, mi ha strattonato, mi ha sferrato un calcio ed insieme a Massara è andato via dalla “Casa del Jazz”.
Voglio ancora precisare che nella puntata serale di “Amici” di Lunedì 22 marzo 2010, dopo poco che era iniziata la trasmissione, ad un certo punto gli autori del programma, davanti alle telecamere, hanno richiamato l’attenzione di Maria De Filippi e le hanno detto in diretta che il televoto si era inceppato. Insomma i telespettatori potevano solo inviare un sms e non usare il telefono fisso, per televotare. Essendo io, un grande estimatore di Stefano De Martino, uno dei partecipanti del ‘reality’, un ballerino, bello come un ‘raggio di sole’, di grande fascino e professionalità, non ho potuto esprimere il mio voto, in quanto avevo solo la possibilità di usare il telefono fisso di casa, in quanto il mio cellulare era privo di credito.

Insomma quelllo che voglio palesare alle forze dell’ordine è che oltre ad aver subito, in data 25 febbraio 2010, all’interno della “Casa del Jazz”, una spiacevole aggressione da parte del Signor Rapino, quel triste, tardo pomeriggio di febbraio sono stato ‘testimone’, insieme a mia madre, di ciò che, con molta abilità il Filosofo KARL R. POPPER, sosteneva molti molti anni fa, in un suo famosissimo libro, dal titolo “Cattiva maestra televisione”. In quel celebre testo Popper diceva, tra l’altro: “UNA DEMOCRAZIA NON PUO’ ESISTERE SE NON SI METTE SOTTO CONTROLLO LA TELEVISIONE, O PIU’ PRECISAMENTE NON PUO’ ESISTERE A LUNGO FINO A QUANDO IL POTERE DELLA TELEVISIONE NON SARA’ PIENAMENTE SCOPERTO”.

Concludo la mia querela precisando che “Amici” va in onda su Canale 5. Durante il programma la De Filippi apre e chiude in continuazine il televoto. Dunque la gente, da casa, pagando una somma x, partecipa direttamente alla classifica dei concorrenti, che viene letta dalla De Filippi a fine serata. In ogni puntata c’è dunque un partecipante dello show che viene eliminato. Lunedì 22 marzo 2010, a causa, come detto sopra, di un problema tecnico, io non ho potuto votare il mio preferito, il ballerino Stefano De Martino, che poi, clamorosamente, è stato fatto uscire a fine serata. Infatti in finale sono entrati quattro cantanti, Emma, Loredana, Mattteo e Pierdavide. E’ ovviamente più che evidente che essendo stati i telespettatori limitati nel televoto, che era possibile effettuare, solo attraverso sms e non con l’utilizzo consueto del telefono fisso, la classifica finale è stata completamente falsata.
Dunque attraverso questa mia querela intendo anche coinvolgere, penalmente e civilmente, qualora l’autorità pubblica lo ritenga necessario, i responsabili del Gruppo Televisivo “Mediaset”, che ha la sua sede legale a Milano, in Via Paleocapa 3 – cap 20121.
Con il presente atto l’esponente Gabriele Paolini, nato a Milano il 12.10.1974, domiciliato in Roma, Via Ippolito Nievo 61, presso e nello studio dell’Avv. Massimiliano Kornmuller, dichiara di querelare i responsabili dei fatti sopracitati e di ogni altro soggetto che sarà individuato quale responsabile delle condotte sopra descritte, per tutti quei reati che possano ravvisarsi dall’esame dei fatti sopra esposti e dalle risultanze delle ulteriori indagini.
Dichiara il sottoscritto di opporsi fin d’ora alla definizione del procedimento con la forma del decreto penale di condanna o con le definizioni alternative innanzi al Giudice di pace penale.
Chiede, inoltre, fin d’ora di essere avvisato, ai sensi dell’art. 408, II co., c.p.p. e seguenti, in caso di richiesta di archiviazione e ciò al fine della opposizione prevista dagli articoli seguenti.
ROMA, 25 marzo 2010.


IN FEDE,
GABRIELE PAOLINI