Verona, 4 aprile 2023 - Le Marche. L’unica regione italiana al plurale. Plurale come le sue tante e diverse caratteristiche, ora protagoniste del Vinitaly, il salone dedicato al vino e ai distillati e che, all’interno del padiglione dedicato, conta un centinaio di aziende in arrivo dalla regione. E che fanno dell’enoturismo un percorso su cui continuare a puntare. L’obiettivo infatti, è promuovere il territorio, sancito da un'apposita legge regionale, che associa alla degustazione del vino la storia e la cultura dei luoghi da cui viene prodotto, diventando un traino per l'economia. L’agricoltura nelle Marche, infatti, continua a collezionare ottimi risultati: rappresenta circa la metà del territorio regionale e il 12% del Pil. Ma non solo. Per quanto riguarda l’esportazione enologica marchigiana, è da segnalare un incremento pari al 25,9% nel 2022 rispetto all'anno precedente, per un corrispettivo di 75,6 milioni di euro, garantito da 14.200 imprese attive nel settore, per circa 18mila ettari di superficie coltivata. Le Marche possono inoltre vantare oltre 21 denominazioni di origine (20 Dop e un Igt), una superficie di vigneti biologici pari al 39,5%, cioè 6.991 ettari (su un totale vitato di 17.687), seconda in Italia solo alla Toscana, che raggiunge nelle province di Ascoli Piceno e Fermo il 46,35%. Una propensione green registrata anche dalla costituzione del distretto biologico unico della Regione che punta a sviluppare la più grande area europea attenta allo sviluppo di una pratica sostenibile e alla salute dei consumatori.
VinitalyVinitaly, le cantine delle Marche tra biologico ed enoturismo