Verona, 16 aprile 2024 – Che la denominazione biologica fosse un importante riconoscimento ormai lo si poteva dare per scontato. E in quale luogo se non l’Italia, dove i vigneti sono sempre più verdi, questa sigla poteva trovare terreno fertile. Difatti, da nord a sud lungo tutta la Penisola vengono coltivati a biologico oltre 133mila ettari, vale a dire il 22% delle superfici vitate nazionali.
Valorizzare il biologico
Sono numeri importanti che, da un lato, potrebbero crescere di più rimuov
e ndo gli ost acoli soprattutto burocratici per le imprese agricole e, dall'altro, restano ancora poco visibili sul fr onte dei consumi con cittadini non così informati e coinvolti.Per questo Cia-Agricoltori Italiani, insieme alla sua associazione di riferimento Anabio, ha scelto di portare alla 56esima edizione di Vinitaly l’Enoteca Bio: una mostra permanente dei vini delle aziende biologiche associate, all'interno dello spazio confederale, organizzando al contempo il ciclo di incontri “Vini biologici... un racconto diVino”, momenti di confronto pubblico con i produttori tra storie e degustazioni. Una doppia iniziativa realizzata nell'ambito del progetto “Il biologico tra tradizione e innovazione”, finanziato dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, proprio con l'obiettivo di valorizzare e promuovere le produzioni bio nazionali.
Di contro, nonostante l'incremento delle superfici bio a vite (+160% dal 2010), con Sicilia e Toscana regine sul podio green, tuttora rimane limitata la produzione, basti pensare che sono “solo” 3 milioni di ettolitri il volume di vino biologico, pari al 6% del totale nazionale, prodotti e ancora più esiguo il consumo, pari all’1-2% delle vendite complessive.
La richiesta di Anabio e Agricoltori Italiani
L’appello lanciato da Anabio e Agricoltori Italiani invita a uno snellimento delle procedure di certificazione di processo e di prodotto nonché alla sburocratizzazione per favorire la conversione in bio delle aziende. Unitamente a questo le due associazioni continueranno con l'attivazione di campagne informative e di comunicazione mirate per incentivare i consumi dei prodotti bio e stimolare la domanda del consumatore, in una fase in cui l'attenzione ad ambiente e sostenibilità è sempre più diffusa.
Prevedendo anche sgravi fiscali ai protagonisti del settore e maggiori sostegni a ricerca, innovazione e formazione. Assicurando, infine, l'uniformità delle regole all'interno dell'Ue riguardo la produzione e la commercializzazione del bio. Insomma, in un mondo in rapida evoluzione e sempre più attento alle dinamiche ambientali, anche il mondo Bio ha sicuramente molto da raccontare.