
Scopri l'aumento delle vendite di Cannonau e Vermentino, simboli della viticoltura sarda, e la varietà dei vitigni autoctoni.
Ogni bottiglia sarda è un viaggio sensoriale attraverso paesaggi mozzafiato, storia millenaria e sapori unici. Testimonianza di una terra che sa raccontare le proprie radici, il proprio spirito e la passione dei suoi produttori.
La varietà di vitigni autoctoni presenti nella regione è uno degli aspetti più affascinanti dei vini della Sardegna. Tra i più conosciuti ci sono il Cannonau, che è il vitigno rosso più diffuso; e il Vermentino, bianco fresco e profumato. Le cui vendite, secondo quanto emerge dallo studio ‘Circana per Vinitaly’, sono in crescita: nel 2024 sono aumentate circa del 10% (precisamente, dell’8,6% per il Cannonau e dell’11,7% per il Vermentino, con oltre 11 milioni e 600mila litri venduti).
Il primo è noto per il suo sapore robusto e strutturato, con note fruttate e una gradazione alcolica decisa. È uno dei vini rossi più antichi e viene prodotto principalmente nelle zone del Nuorese e dell’Ogliastra.
Il Vermentino, invece, è il fiore all’occhiello della viticoltura sarda nelle aree costiere, come la Gallura, e si distingue per la sua freschezza, con profumi di agrumi, erbe aromatiche e un finale minerale che richiama la brezza marina.
Accanto ai due protagonisti, ci sono molti altri vini meno conosciuti ma altrettanto interessanti. Il Carignano del Sulcis, per esempio, è un vino rosso di grande struttura che nasce nel sud-ovest dell’isola, zona dal clima caldo e ventoso, perfetto per ottenere uve di alta qualità. La sua intensità aromatica e la capacità di invecchiamento lo rendono un vino apprezzato anche a livello internazionale.
Ci sono poi il Ciliegiolo, il Moscato di Sardegna e il Nasco, tutti vitigni che contribuiscono a rendere variegato e ricco l’universo vinicolo dell’isola.
Una viticoltura, quella sarda, spesso associata a piccole cantine familiari che puntano sulla qualità piuttosto che sulla quantità, rispettando i ritmi della natura e mantenendo vive tradizioni secolari.