Venerdì 25 Aprile 2025
LORENZO FRASSOLDATI
Vinitaly

Sicilia: un continente enoico tra sostenibilità e enoturismo

La Sicilia, leader nel vino biologico, punta su sostenibilità e enoturismo per promuovere il suo patrimonio vitivinicolo.

Antonio Rallo, presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia

Antonio Rallo, presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia

Più che un’isola la Sicilia è un continente enoico. Il vigneto siciliano è tra i più estesi d’Italia (oltre 98.000 ettari), quasi un sesto dell’intero vigneto Italia. È tre volte il vigneto della Nuova Zelanda. In Europa è grande tanto quanto l’intero vigneto tedesco. La Sicilia è la prima regione in Italia per superfici agricole dedicate alla produzione biologica. Stesso record nel mondo del vino. È, infatti, la prima regione per area con vite biologica. Le parole chiave del sistema del vino siciliano sono la sostenibilità e il rispetto. Il Consorzio tutela vini Doc Sicilia nasce nel 2012 associando viticoltori, vinificatori e imbottigliatori con uno scopo ben preciso: tutelare, promuovere, valorizzare, informare il consumatore. "Il nostro obiettivo – spiega il presidente Antonio Rallo – è rendere i vini Doc Sicilia i vini che tutti vogliono sulla tavola perché sono più facili, affascinanti, eleganti e deliziosi. La Sicilia enoica, crocevia tra Europa, Africa e Medio Oriente, è un ricco mosaico di cultura e natura. Il Consorzio vuole veicolare il messaggio di un vino sostenibile, fresco, moderno e facile da bere".

Dopo 13 anni di attività il Consorzio rappresenta 7200 viticoltori e 530 imbottigliatori, per una superficie di oltre 22.500 ettari di vigna e oltre 85 milioni di bottiglie. Il sistema Sicilia DOC è produttore di eccellenza sostenibile: gran parte dei 22mila ettari di vigneto della denominazione sono coltivati rispettando il disciplinare della vitivinicoltura sostenibile della Fondazione SOStain Sicilia.

La Doc Sicilia torna a Vinitaly (Padiglione 2, stand G79) con un’identità rinnovata e un racconto che intreccia storia, territorio e visione internazionale. Tra degustazioni guidate, approfondimenti scientifici e strategie di mercato, il Consorzio vuole portare sotto i riflettori la ricchezza e la diversità del patrimonio vitivinicolo siciliano.

"Il mondo del vino sta vivendo una fase di stallo – dice Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, associazione che riunisce 101 aziende vitivinicole dell’isola (al Vinitaly Pad. 2 Stand 44/E) – e noi produttori stiamo in attesa di capire quali saranno gli sviluppi. Quello che ci fa ben sperare in questo momento sono i segnali di forte crescita del comparto turistico in Sicilia. La Sicilia è una destinazione che piace sempre di più, inoltre, quest’anno è Capitale Europea della Gastronomia, motivo in più per venirla a visitare. In una fase delicata come questa, l’enoturismo è la vera chiave di volta. L’84.8% delle imprese di Assovini Sicilia ha già implementato servizi enoturistici puntando sulle esperienze in cantina e assegnando al turismo enoculturale il ruolo di ambasciatore della Sicilia nel mondo. I segnali per la stagione che sta per cominciare sono molto positivi e questo ci spinge a guardare con fiducia al futuro nonostante le nubi (dazi) all’orizzonte".