Lunedì 25 Novembre 2024
ALBERTO BIONDI
Vinitaly

Gli italiani e il vino: sempre più apprezzato tra i giovani

I dati dell’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis. Gian Marco Centinaio, il vicepresidente del Senato: “Enoturismo sempre più diffuso”

Presentato oggi al Vinitaly l’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis

Presentato oggi al Vinitaly l’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis

Verona, 16 aprile 2024 – Nella splendida cornice del Vinitaly sono stati presentati i dati dell’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis “Il consumo di vino per generazioni. Analogie e differenze dei modelli di consumo per età”. Lo studio fotografa l’evoluzione nel tempo del rapporto degli italiani con il vino, un prodotto che li accompagna nel ciclo di vita come presenza permanente degli stili di consumo.

L’indagine

Il consumo responsabile è caratteristico del modello italiano di rapporto con il vino ed è, allo stesso tempo, un consumo transgenerazionale che coinvolge persone di ogni età. In controtendenza a quello che potrebbe essere il pensiero comune lo studio indica che, nell’arco di venti anni, si è registrato un aumento della quota di consumatori tra 18 e 34 anni e una progressiva riduzione di quelli tra 35 e 64 anni, con una diminuzione della curva di consumo anche nella fascia over 65.

Per i giovani il vino è veicolo di relazionalità e convivialità, perché si sa, in compagnia con un bicchiere di vino si sta bene. Per l’appunto, lo studio dimostra come il 67,7% degli under 34 ami consumarlo in compagnia di altre persone, il 45,3% nei luoghi del fuori casa e il 34,4% durante i pasti. Per gli adulti è sia veicolo di relazionalità che presenza nel quotidiano dei pasti, poiché il 55,3% ama berlo in compagnia e il 55% durante i pasti, mentre al 34,5% piace berlo nei luoghi del fuori casa. Il 79,1% degli anziani lo consuma durante i pasti, il 36% in compagnia di altre persone e il 14,2% nei luoghi del fuori casa.

"Aumentano i giovani che bevono vino”

Per Giorgio Piazza, Presidente della Fondazione Enpaia: “DallOsservatorio Enpaia-Censis sul consumo di vino per generazioni, presentato al Vinitaly, emerge un elemento positivo, che è quello di un aumento del 5% dei giovani che bevono in modo consapevole vino, collegandolo indissolubilmente alla convivialità, tenendo conto della qualità e dell’indicazione geografica di provenienza; si tratta cioè di un consumo consapevole, responsabile e informato. Gli adulti bevono vino in una modalità diversa, a pranzo e a cena, legandolo quindi a una convivialità più tradizionale. Si tratta comunque di un consumo transgenerazionale che mette in evidenza come il vino sia un prodotto che accompagna intimamente lo stile di vita degli italiani”.

E poi, il 96,5% degli italiani preferisce il vino italiano, quota che resta alta trasversalmente alle generazioni e l’83,1% dei consumatori predilige vini Dop e Igp. Per la stragrande maggioranza degli italiani il vino nostrano rappresenta qualità, gusto, tradizione, identità e la sostenibilità. Tutti cavalli di battaglia ben noti in tutto il mondo, che si tratti di addetti ai lavori o semplici consumatori. Di certo non sorprende che il 75,3% degli italiani sia contrario alle iniziative che demonizzano il vino, addirittura nelle etichette. Condividono tale rigetto il 66,5% giovani, il 79,4% adulti e il 73,8% anziani.

"Enoturismo fenomeno diffuso”

Secondo Gian Marco Centinaio, il vicepresidente del Senato: “Ancora una volta i consumatori, anche i giovani, scelgono il top dell’offerta, il prodotto italiano è di qualità, rappresenta i territori e l’artigianalità. L'enoturismo sta diventando sempre più un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese, con conseguente rilancio positivo del territorio, del turismo anche straniero e dei nostri prodotti. In tal senso, la politica deve aiutare ad accompagnare questo sviluppo culturale senza demonizzare il prodotto. Il vino non è una bevanda, ma un alimento che deve essere considerato sano, in quanto non fa male alla salute, se consumato moderatamente”.

E ora qualche nota di colore, nel vero senso della parola, perché secondo l’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis le tipologie di vino più amate dagli italiani sono per l'80,8% i rossi; per il 75,2% i bianchi; per il 65,3% i frizzanti; per il 51,4% i rosé; per il 41,5% gli champagne.