Raccontare 50 anni di note sotto le stelle del jazz (parafrasando il titolo di una celebre canzone di Paolo Conte) sarebbe arduo senza l’aiuto di chi Umbria Jazz l’ha sognata, ideata, fatta nascere e crescere fino a farla diventare uno dei più celebri e celebrati festival al mondo. È proprio con Carlo Pagnotta, fondatore e storico direttore artistico della manifestazione divenuta nel tempo uno dei migliori biglietti promozionali non solo di Perugia e dell’Umbria ma dell’Italia intera, che in questa miniserie vogliamo accompagnare lo spettatore nelle magiche atmosfere di un evento che ogni estate trasforma il capoluogo umbro in una piccola New Orleans.
Copione che, con temperature più fredde ma atmosfere altrettanto suggestive, si rinnova poi ogni fine dicembre, da 30 anni, anche ad Orvieto. Insomma, ecco il fascino di Umbria Jazz, una manifestazione che nel tempo ha ospitato e attirato sui suoi palcoscenici i nomi dei più grandi artisti del jazz ma anche del pop rock, del blues, della black music, del soul e dei ritmi brasiliani. In molti casi autentiche leggende della storia della musica come Miles Davis, Sting e Gil Evans, ma anche Burt Bacharach, Quincy Jones, Carlos Santana, Jeff Beck, Eric Clapton o Elton John solo per citarne alcuni. Iniziate con noi questo viaggio. Buona visione.
Il quotidiano La Nazione ha realizzato anche un volume sulla storia dell’Umbria Jazz Festival che sarà dato in omaggio il 7 luglio con il giornale in edicola. Un libro, un viaggio da sfogliare – tra foto e parole, testimonianze e aneddoti – per celebrare il traguardo del mezzo secolo di vita. Una meta che ci ha spinto a far conoscere meglio ai nostri lettori il sorprendente snodarsi di questi cinque decenni di eventi e successi.
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Intervista di Donatella Miliani (La Nazione)
Riprese e montaggio di Arnaldo Liguori (Il Giorno)