Mercoledì 17 Luglio 2024

La notte di Paolo Conte Umbria Jazz e stelle: la poesia dello chansonnier all’Arena Santa Giuliana

Grande attesa per il ritorno a Perugia del cantautore astigiano. In un sabato ricco di musica al Teatro Morlacchi la chitarra di Bill Frisell .

La notte di Paolo Conte  Umbria Jazz e stelle:   la poesia dello chansonnier  all’Arena Santa Giuliana

La notte di Paolo Conte Umbria Jazz e stelle: la poesia dello chansonnier all’Arena Santa Giuliana

"Alla canzone e ai suoi artisti Umbria Jazz ha dedicato negli anni grande attenzione, ma a Paolo Conte ha riservato uno spazio particolare. Perché il jazz, per Conte, è parte imprescindibile di una storia musicale cominciata proprio come pianista e vibrafonista jazz". Così Uj annuncia e inquadra in tutta la sua importanza l’evento clou di questa giornata che stasera alle 21 riporta all’Arena Santa Giuliana il grande chiansonnier-avvocato, a sancire un legame stretto e costellato da grandi momenti. L’esordio risale al 1984, quando Conte si esibì sul palco di piazza IV Novembre con la Doctor Dixie Jazz Band e alcuni solisti speciali come Renzo Arbore e Pupi Avati. E’ tornato nel 2001 ai Giardini del Frontone, poi all’Arena Santa Giuliana, nel 2009, nel 2015 in un concerto dedicato all’amico promoter Sergio Piazzoli e ancora nel 2019. Stasera la magia si ripete nell’ambito di un raffinato tour. "In molte sue canzoni – proseguono gli organizzatori di Umbria Jazz – si sente chiaramente una cultura, un mood (ed una forma) jazz. Perché, soprattutto, del jazz c’è quell’inconfondibile profumo esistenziale, quel retrogusto di malinconica evocazione che ne rappresenta l’anima più autentica e profonda. E vogliamo anche aggiungere che Paolo Conte ha scritto quella sorta di manifesto identitario che racconta il variegato microcosmo che si agita sotto le stelle del jazz? Certo è che i concerti di Paolo Conte non hanno mai tradito le attese di chi sa che con lui le canzoni possono diventare bozzetti poetici racchiusi in un raffinato guscio musicale". E stamattina alle 11, giusto per riscaldare l’atmosfera, viene presentato alla libreria Feltrinelli il libro di Andrea Cosimini, “Paolo Conte e Woody Allen. Solo per una sera. Un duetto inedito sul palcoscenico del Novecento".

Ma tutto il sabato finale di Uj è ricco di concerti. il Teatro Morlacchi si illumina con due appuntamenti: alle 17 c’è Kenny Barron, uno dei più stimati pianisti americani con il suo trio, mentre alle 21.30 i riflettori si accendono sul maestro della chitarra Bill Frisell: negli innumerevoli i percorsi artistici dei suoi quarant’anni di carriera, è sempre rimasto fedele a se stesso, a un linguaggio che è solo suo, a un “suono” immediatamente riconoscibile, a un talento di improvvisatore che ha pochi eguali, non solo tra i chitarristi. Stasera presenterà dal vivo il suo nuovo progetto, “Four“ in quartetto con il pianista Gerald Clayton, il sassofonista Gregory Tardy e il batterista Jonathan Blake. E alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria doppio appuntamento (alle 12 e alle 15.30) con Marc Ribot, come uno dei più creativi e originali chitarristi delle ultime generazioni jazz.

S.C.