Giovedì 6 Febbraio 2025

Stipendi, alloggi, sanità e sicurezza sul lavoro. Basta passerelle e protocolli non applicati

"Legalità, sanità, casa, salari, sicurezza sul lavoro e recupero del potere d’acquisto sono pilastri imprescindibili: noi continuiamo a battere come...

"Legalità, sanità, casa, salari, sicurezza sul lavoro e recupero del potere d’acquisto sono pilastri imprescindibili: noi continuiamo a battere come sindacato, ma la politica deve darsi una svegliata". Il segretario generale della Uil Lombardia Enrico Vizza rinnova il suo appello, una piattaforma di proposte e idee per il rilancio dell’occupazione.

La chiusura della Candy di Brugherio è solo l’ultimo fronte aperto, mentre i dati sull’occupazione non delineano prospettive positive.

"Si deve porre l’attenzione al calo della produzione industriale in Lombardia, registrato dalla Banca d’Italia e non dal centro studi del sindacato. Anche qui ci aspettiamo dalla Regione e dalla politica che le “passerelle” in cui si dice che tutto va bene si trasformino in misure capaci di sostenere il sistema produttivo e promuovere occupazione di qualità. Purtroppo lavoro povero e precariato sono in aumento, temi al centro della campagna Uil sui lavoratori fantasma che si aggiunge a quella sulla sicurezza. Un cambiamento partirebbe dal rinnovo dei contratti, come quello dei metalmeccanici, garantendo salari in grado di recuperare realmente la perdita del potere d’acquisto. Anche la politica locale può fare molto, partendo dalla vigilanza sugli appalti assegnati da enti pubblici, ma deve darsi una mossa".

Quali ricette si potrebbero attuare di fronte al carovita e a un costo della casa che sta creando barriere sempre più alte?

"Per aumentare gli stipendi bisognerebbe promuovere la contrattazione di secondo livello, invece di proporre un salario minimo milanese. Enti locali, come il Comune di Milano, possono intervenire attraverso il welfare per i propri dipendenti. In Lombardia ci sono 30mila casa di edilizia residenziale pubblica sfitte: mettiamole a disposizione dei cittadini attuando quel piano casa per i lavoratori che proponiamo da tempo".

Le indagini della Procura di Milano stanno facendo emergere problemi, già al centro di denunce sindacali, sulla legalità in diversi settori dell’economia, dalla logistica alla moda.

"Esprimiamo il nostro pieno appoggio ai magistrati. Il caporalato e lo sfruttamento esistono e i committenti devono assumersi le loro responsabilità su quello che avviene nella filiera degli appalti. Sono stanco di sottoscrivere protocolli che poi non vengono applicati. Le regole vanno rispettate a partire dal settore pubblico: non dovrebbero più verificarsi quei casi, che abbiamo denunciato, di appalti vinti con un ribasso sul costo del lavoro. E invece si continua a discutere sul salva Milano, un condono per situazioni non conformi".

Il Pnrr sembra uscito dall’agenda politica. Quali ricadute sta avendo sul territorio?

"Fatichiamo ancora ad avere un riscontro da parte degli enti locali per sapere come vengono investite le risorse, non sono stati attivati quegli strumenti di confronto e monitoraggio previsti. Lo stesso si può dire per le Olimpiadi invernali del 2026: continuiamo a chiedere un maggior coinvolgimento e accordi concreti anche sul fronte della sicurezza, visto che in uno dei cantieri delle opere “olimpiche“ c’è stato anche un morto".

Si continuano a registrare numeri allarmanti di morti e feriti sul lavoro.

"Se si è arrivati a mille morti all’anno in Italia è colpa della superficialità di chi fa impresa e della carenza dei controlli. Bisogna iniziare attivando gli strumenti a disposizione, agire sull’educazione ma applicare anche sanzioni più severe. Questa è un’emergenza da affrontare".

Andrea Gianni

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