CARO ENERGIA e imposte: se una cura efficace di supporto alle imprese c’è, questa passa per la risoluzione di queste due voci sempre più rilevanti nei bilanci aziendali. Non ricette che portano all’immediato benessere, bensì una riflessione a tutto tondo che arriva da un punto d’osservazione privilegiato per la nostra regione, quello di Confartigianato Imprese Toscana. Sollevando potenzialità e debolezze del sistema, il presidente Ferrer Vannetti, supportato dai numeri, consegna un affresco su cui ragionare. E sulla base del quale agire.
Che 2025 aspettarsi per la nostra economia? "Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato si prospetta un’accentuazione della crescita, con Pil a +0,8%, sostenuta dai consumi privati e una ripresa della domanda internazionale. Restano però molte incertezze per le imprese, specie per quelle dei settori manifatturieri e dell’edilizia nell’era del post-Superbonus. Frenano le guerre e le tensioni geopolitiche ed eventuali misure protezionistiche adottate dagli Stati Uniti avrebbero un grave impatto. La Toscana è la regione italiana più esposta sul mercato Usa per le vendite di prodotti dei settori moda, tessile, food, mobili, legno, gioielleria. Si stima che con l’applicazione di dazi aggiuntivi del 20% sulle importazioni da parte degli Usa si avrebbe un calo del 16,8%, del 4,3% con dazi aggiuntivi del 10%".
Capitolo costi energetici: gli aumenti non si arrestano…
"A gennaio 2025 il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica è del 55,1% superiore ai minimi di aprile 2024, mentre l’Italian Gas Index elaborato da Gme (Gestore dei Mercati Energetici) risulta superiore del 76,1% rispetto i minimi di febbraio dello scorso anno. Esiste un’urgenza ed è quella del peso di oneri e accise nelle bollette, pari al 27,1% sul prezzo dell’energia elettrica (al netto dell’Iva), il doppio della media Ue. A subire di più il peso del carico fiscale, con oneri di 15,8 volte superiori, sono le piccole e medie imprese. Confartigianato chiede da tempo la completa revisione del sistema di prelievo sugli oneri di sistema".
Persistono difficoltà nel reperire manodopera? "Nel 2025 il numero di ore lavorate è previsto in crescita (+0,5%), con un +1,2% delle assunzioni entro febbraio. Ma il personale scarseggia, specie la manodopera specializzata. Al dicembre 2024 la difficoltà di reperimento del personale interessava il 48,9% delle entrate previste dalle imprese, il 68,2% per gli operai specializzati".
Incide il carico fiscale su cittadini e imprese in Italia, superiore alla media europea…
"Cittadini e imprese italiani, evidenziano i dati della Commissione Europea del 2024, hanno un maggior carico fiscale di 36,6 miliardi di euro, ovvero 620 euro per abitante. Questo squilibrio rende meno competitive le nostre imprese che operano sui mercati internazionali".
Cosa è necessario per sostenere le imprese? "Considero prioritario chiedere al governo e alla politica di rafforzare gli interventi di sostegno alle micro e piccole imprese, cuore del tessuto produttivo, con interventi immediati che riducano il carico fiscale e il costo dell’energia. Serve incentivare gli investimenti, soprattutto in nuove tecnologie e formazione e ridurre la burocrazia. Dobbiamo invertire la tendenza attuale, alimentare la fiducia degli imprenditori e fare rete. Faremo la nostra parte, chiediamo lo stesso alla politica".