Fondata nel 2021 da Alice Arduini, Alix International è un’agenzia di trasporti internazionale focalizzata soprattutto su quelli marittimi e aerei caratterizzata da un approccio personalizzato e centrato sulle esigenze dei clienti. L’impresa, giovane dinamica e, in gran parte al femminile, nasce dall’esperienza decennale della sua fondatrice nel settore della logistica internazionale. Con due sedi, una a Montano Lucino, vicino alla Svizzera e all’aeroporto di Malpensa, e una seconda a Genova, Alix International opera in una posizione strategica per l’import-export. L’azienda offre un servizio su misura, rivolgendosi sia a piccole imprese sia a grandi aziende, con un referente dedicato per ogni cliente. Questo approccio, raro in un settore dominato dai grandi volumi, è uno dei pilastri del suo successo. Alix International è inoltre co-fondatrice di Magenta, prima associazione internazionale di donne nella logistica. L’azienda, guidata dalla Ceo Alice Arduini, è un esempio di cambiamento di rotta in un settore tradizionalmente maschile, promuovendo inclusività e riduzione del divario di genere nel management.
Di cosa si occupa Alix International e come è nata?
"Ho fondato Alix International nell’aprile del 2021, in piena pandemia, dopo quasi 15 anni di esperienza nel settore logistica. Prima lavoravo per una grande società di trasporti terrestri, macsentivo il bisogno di fare il salto e avviare un progetto personale.cAlix International si occupa di spedizioni nazionali e internazionali, con un focus sulle spedizionicaeree e marittime sia in import che in export. Copriamo tutti i Paesi del mondo, fatta eccezione per quelli in guerra o con gravi problemi geopolitici o commerciali con l’Italia. Il nostro approccio è centrato sull’aspetto umano: ogni cliente ha un referente dedicato che lo segue dall’inizio alla fine, offrendo assistenza a 360 gradi. Crediamo ancora nel valore del contatto diretto, in un settore oggi dominato dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale. È per questo che definiamo la nostra azienda una “bottega artigiana” della logistica: investiamo sulle persone piuttosto che sui sistemi informatici".
Quante persone lavorano oggi in Alix?
"Siamo 15. Quando ho iniziato, ero sola e per il primo mese ho gestito tutto da sola. Poi ho assunto il mio primo dipendente e da lì l’azienda è cresciuta. Nel 2023 abbiamo aperto un ufficio distaccato a Genova, che oggi conta tre persone, mentre nella sede principale di Como lavorano in dodici".
Come è cresciuta l’azienda in questi anni?
"Abbiamo iniziato ad aprile 2021 con un fatturato di circa 2 milioni, per poi passare a 6.4 milioni nel
2022, 4.7 milioni nel 2023 e abbiamo chiuso il 2024 vicini al 7 milioni. Per questo 2025 le prospettive sono di crescita: siamo un’azienda che crede molto nel dare lavoro ad altre persone valutando anche l’apertura di nuove filiali in Italia e investendo nella nostra espansione a livello di comunicazione in Italia e nel mondo tramite la partecipazione ad eventi internazionali. Tra i progetti c’è anche quello di cercare una più stretta collaborazione tra spedizionieri italiani, creando un’associazione tramite altri imprenditori per collaborare di più nello stesso settore, rafforzando il ventaglio di servizi offerti, contro i grandi gruppi multinazionali".
Sono previste espansioni in Italia o all’estero?
"Sì, abbiamo in programma l’apertura di nuove sedi nel Nord Italia, anche se riceviamo molte richieste dal Sud. Valutiamo anche l’acquisizione di altre società per rafforzarci ulteriormente. Per l’estero, la situazione è più complessa: gli equilibri geopolitici sono instabili, e le guerre in corso creano ostacoli importanti, come la chiusura del Canale di Suez. In più come azienda abbiamo una situazione critica in Russia dove è stata bloccata della merce: nessuno ne parla, ma la Russia ha risposto alle ultime sanzioni europee aumentando le categorie di merci che non possono transitare su suolo russo, tutto quello che può essere usato dall’uomo nella guerra. La nostra azienda ha infatti della merce ferma nel Paese per esser sottoposta a controlli e stiamo cercando di fare di tutto per svincolarla. Lavorare di questi tempi è veramente difficile perché ogni giorno può cambiare qualcosa che destabilizza gli equilibri internazionali".
Come l’azienda contribuisce alla sostenibilità?
"Collaboriamo con trasportatori sia per il ritiro che per le consegne di container, che hanno certificazioni sulla sostenibilità e che hanno rinnovato il loro parco mezzo per fare in modo che le emissioni siano minori. Dal punto di vista internazionale, noi spedizionieri dobbiamo pagare una tassa ambientale per ogni container imbarcato in esportazione o importato. A Malpensa usiamo un parco mezzi green per il ritiro delle merci, e paghiamo una tassa ambientale. In azienda ricicliamo, utilizziamo computer rigenerati e adottiamo pratiche che riducono il consumismo. Facciamo del nostro meglio per un impatto ambientale sempre più ridotto, sia a livello locale che internazionale".