Venerdì 31 Gennaio 2025
FEDERICO DEDORI
Top Aziende

Idee e valori umani. Ecco i segreti della resilienza delle imprese

Un settore cruciale per l’economia e da sempre motore pulsante non solo della Lombardia, ma dell’intero Paese. Parliamo delle imprese...

Un settore cruciale per l’economia e da sempre motore pulsante non solo della Lombardia, ma dell’intero Paese. Parliamo delle imprese artigiane lombarde che, nonostante gli anni difficili e le numerose sfide globali, con resilienza continuano a mantenere viva l’occupazione e a esportare quello che c’è di più bello della Lombardia. Archiviato il 2024, il 2025 si apre nell’incertezza.

Mauro Sangalli, presidente di Casartigiani Lombardia, si parla spesso delle imprese artigiane lombarde, qual è il loro peso?

"Le imprese artigiane attive in Lombardia ammontano, al terzo trimestre del 2024, a 232.311, con una perdita complessiva di oltre 39.000 posizioni rispetto ai valori massimi raggiunti nel 2008. Il comparto rappresenta ancora oggi circa il 28% del sistema economico lombardo".

Siamo in crisi?

"La situazione poteva essere molto peggiore, visti i numerosi tsunami che si sono abbattuti in questi oltre sedici anni sulle imprese. Alla luce di tutto questo, mi sento di fare un forte plauso agli imprenditori che hanno dimostrato di saper resistere, salvaguardando l’occupazione, mettendo in campo anche risorse personali, evidenziando la propria responsabilità sociale all’interno della propria comunità".

Il 2025 che anno sarà?

"Il futuro dell’economia del nostro Paese è caratterizzato da una marcata incertezza. Al possibile consolidamento della crescita, grazie al rientro dell’inflazione e dall’allentamento delle politiche monetarie, si contrappongono le tensioni geopolitiche, le difficoltà della manifattura e dell’export, le crisi della moda e della meccanica, e una politica fiscale ancora molto prudente".

Quanto peseranno le tensioni geopolitiche? Quali la preoccupano di più?

"Gli effetti negativi che potrebbero derivare dall’inasprimento della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dall’introduzione di nuovi dazi da parte del presidente degli Usa Donald Trump e dall’aumento dei prezzi dell’energia".

C’è altro all’orizzonte?

"A tutto questo si aggiungono le misure di politiche “green“ licenziate dalla precedente Commissione europea, influenzate troppo dall’ideologia e poco dal buon senso ed equilibrio, che stanno avendo un impatto particolarmente negativo sull’intera filiera dell’automotive in termini economici e sociali. E non è finita…".

Continui...

"Tra le numerose criticità, oltre alla burocrazia, c’è la difficoltà a ottenere credito, influenzato anche dai nuovi parametri legati all’impegno ambientale, al rispetto dei valori aziendali e alla governance. Una risposta concreta può darla il nostro consorzio fidi Artfidi Lombardia, offrendo consulenza e garanzia all’investimento".

A cosa portano tutte queste difficoltà?

"Questo clima di incertezza non consente agli imprenditori di pianificare con fiducia investimenti strategici in ricerca, formazione delle risorse umane e modernizzazione delle attrezzature. C’è anche il grave problema della carenza di manodopera da affrontare con politiche formative attente alle esigenze delle imprese, potenziando l’apprendistato professionalizzante e incentivando l’alternanza scuola-lavoro. Occorre pensare ai giovani e affrontare il ricambio generazionale che per noi artigiani è necessario per non perdere il sapere della tradizione".

Ma diceva che non è tutto da buttare…

"L’economia italiana in questi anni post-Covid ha mostrato una maggiore resilienza rispetto alle altre economie europee e, in modo particolare, la Lombardia ha fatto ancora da traino per l’intero Paese".

Quali nuove sfide abbiamo davanti?

"La sfida che stiamo e dovremo affrontare non è facile, influenzata da numerosi fattori interni ed esterni, tra cui anche il clima di prudenza delle famiglie italiane che, nonostante un miglioramento del potere d’acquisto, sono ancora poco inclini a consumare, e sul quale peserà anche una riformulazione dei vari bonus".

E cosa vi aspettate dalla politica?

"Diventa strategico e fondamentale che le nostre imprese possano continuare a contare sul sistema pubblico-privato che le sostenga e le valorizzi. Dobbiamo ringraziare l’assessorato allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia che sta portando avanti misure e azioni che vanno in questa direzione, in sintonia con il mondo camerale e associativo. Come ho sempre affermato, lo strumento delle filiere produttive, messo in campo in questi anni, ha saputo coniugare il modello tradizionale con elementi innovativi, valorizzando e rafforzando la competitività del sistema socio-economico lombardo, favorendo la capacità di innovare e sviluppare il capitale umano adeguandolo alle esigenze del sistema produttivo".

Ha parlato della Regione, mentre a livello nazionale?

"Dobbiamo puntare sull’ambizione di una visione strategica che valorizzi i punti di forza e rimuova le criticità. La Legge di bilancio contiene misure di interesse per gli artigiani e le piccole imprese, risultato dell’azione di rappresentanza della Casartigiani".

E poi c’è l’enorme tema dell’innovazione…

"Stiamo vivendo un periodo di trasformazione straordinaria, dove l’Intelligenza Artificiale è il catalizzatore di questa rivoluzione, capace di trasformare ogni settore. L’Intelligenza Artificiale non deve essere il fine, ma il mezzo; dovrà essere governata con etica e buon senso. Il futuro appartiene ai coraggiosi e sono convinto che i nostri imprenditori sapranno fare la loro parte mettendo in gioco le loro qualità al servizio del nostro amato Paese".

Federico Dedori