Venerdì 31 Gennaio 2025
FRANCESCO MORONI
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"Ci attende un anno complicato, da affrontare con tenacia"

UN ANNO difficile per le imprese marchigiane quello che ci siamo lasciato alle spalle. E numerose incognite gravano anche sul...

FUTURO Sopra il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi; sotto Moreno Bordoni, segretario dell’associazione. In generale il sondaggio somministrato da Cna mostra come un 2024 difficile abbia instaurato nelle imprese incertezza verso il futuro, ma anche come il 2025 sia un anno considerato complicato per cui serviranno tenacia e ottimismo

FUTURO Sopra il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi; sotto Moreno Bordoni, segretario dell’associazione. In generale il sondaggio somministrato da Cna mostra come un 2024 difficile abbia instaurato nelle imprese incertezza verso il futuro, ma anche come il 2025 sia un anno considerato complicato per cui serviranno tenacia e ottimismo

UN ANNO difficile per le imprese marchigiane quello che ci siamo lasciato alle spalle. E numerose incognite gravano anche sul 2025.

In dodici mesi, secondo un’indagine del Centro Studi Cna su dati Infocamere Movimprese, il sistema produttivo marchigiano ha perso oltre 4.200 aziende. In

particolare nel commercio, in agricoltura e nel manifatturiero, ma anche in edilizia e nei servizi di alloggio e ristorazione.

"Nel 2024 – commentano il presidente Cna Marche, Paolo Silenzi, e il segretario Moreno Bordoni – diversi fattori hanno pesato sull’andamento della nostra economia. Una guerra nel cuore dell’Europa e la crisi in Medio Oriente hanno inciso sulla competitività delle nostre imprese che hanno pagato il rialzo del costo dell’energia, il calo dell’export e l’aumento del costo del denaro con una stretta del credito bancario. Per guardare con fiducia al 2025 riteniamo necessario investire nelle tecnologie e nella formazione, nell’internazionalizzazione e nelle infrastrutture. Devono essere queste le priorità della politica e delle istituzioni per sostenere la trasformazione del sistema produttivo regionale e rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese e degli artigiani imprenditori delle Marche".

Preoccupazione, pessimismo, ma soprattutto incertezza. Queste le opinioni degli artigiani imprenditori delle Marche per il 2025. È quanto risulta da una indagine del Centro Studi Cna.

IL SONDAGGIO. Per il 51,2 per cento delle imprese artigiane, micro e piccole delle Marche, prevale l’incertezza. Questo perché la crescita dell’economia sarà influenzata dal protrarsi o meno delle

criticità emerse nel corso del 2024. In particolare dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze sul prezzo dell’energia. A questo si aggiunge l’incertezza sulle politiche dei dazi preannunciate da

Trump. A vedere comunque nero è il 33,7 per cento delle aziende marchigiane, secondo il quale l’Italia potrebbe rallentare o incappare in una recessione. Un dato superiore a quello nazionale (28,5%). Per il 14 per cento delle imprese marchigiane, il 2025 sarà uguale all’anno che si è appena

concluso, mentre solo un esiguo 1,2 per cento è formato da inguaribili ottimisti per i quali questo sarà un anno di crescita più sostenuta rispetto al 2024.

Le imprese marchigiane temono i costi dell’energia (19,3%), del lavoro (33,7) e delle materie prime (34,9). Ma anche la mancanza di politiche pubbliche di sostegno all’economia (15,7), l’abusivismo (9,6) e la difficoltà a reperire manodopera qualificata (18,1).

"È la storica grande cautela dei nostri imprenditori – sottolineano ancora Silenzi e Bordoni – a guidare le previsioni orientate soprattutto all’apprensione e allo scetticismo. Salvo, poi, confermare la grande capacità di risposta che il nostro tessuto imprenditoriale, contraddistinto dalle micro e piccole dimensioni d’impresa, è stato sempre capace di dare alle difficoltà che il cambiamento propone. Infatti i punti di forza connaturati alla nostra struttura di impresa permangono: aziende piccole, ma vivaci, fortemente legate al territorio e attive in tutti i settori manifatturieri".

LE MARCHE perdono imprese, ma non tenacia: le start up crescono di numero e di varietà e spaziano su tutti i campi delle tecnologie.

Le piccole e medie imprese si rafforzano in termini anche dimensionali e difatti l’occupazione delle Marche tiene con una decisa crescita degli occupati nel terziario, in particolare nel commercio e nei servizi al turismo, e un lieve aumento degli occupati nel manifatturiero. Insomma, si prospetta un 2025 complicato ma da affrontare con tenacia ed ottimismo.