Martedì 16 Luglio 2024

Qui non si dorme mai. Notti di tende e grigliate per la gente dei motori

Rossi per anni è stato un habituè delle serate di festa prima delle gare. Sul circuito toscano, a fare la differenza rispetto a tanti altri, è il contorno. .

Notti di tende e grigliate per la gente dei motori

Notti di tende e grigliate per la gente dei motori

Ci vediamo al Mugello. Sì, proprio là, dove il verde della natura si accompagna bene con i sapori di una cucina – quella ’mugellana’ – che, diciamolo, vale quanto una staccata da brividi o un sorpasso da vedere e rivedere più volte.

E poi, come recita da anni lo slogan che è diventato un marchio di fabbrica, "al Mugello non si dorme". No, al Mugello non si dorme davvero perché la notte che ti accompagna alla domenica della gare (ma anche quella in attesa del sabato, per dire la verità), è una notte fatta di musica, qualche birra e tante (ma proprio tante) grigliate. Rossi, per anni, ne è stato un abituè a sorpresa per i suoi fans.

Così, è bello metterlo in evidenza: prendere zaino e tenda, o accendere il motore del camper e partire, o magari aver prenotato (ma con larghissimo anticipo) uno dei tanti (e belli) bed and breakfast della zona, rappresenta una delle ragioni per le quali andare al Gp del Mugello significa qualcosa in più.

Grigliate e location da parco naturale, in ogni caso, incastonano alla grande il popolo dei motociclisti che in zona circuito iniziano ad apparire ben prima del semaforo verde delle prove del venerdì. Un consiglio? Dare un’occhiata ai parcheggi dove il colore rosso, quello della Ducati, quello dei ducatisti sembra quasi un affresco ben definito nel quadro verde che è in passato è stato ben raccontato dalla scuola degli ’acquaioli’.

Si arriva dai passi che scavalcano l’Appennino fra la Toscana e la Romagna, si arriva dall’autostrada del Sole e si arriva anche da Firenze.

Il tuffo nei colori, nei sapori e nelle emozioni del Mugello è un classico che chi segue la MotoGp racconta sempre con orgoglio.

E sia chiaro che non si parla solo dei ducatisti o degli appassionati di moto dell’Italia. Macchè. Al Mugello arrivano da tutta l’Europa, diciamo pure da tutto il mondo (basta ricordare, negli anni, la colonia di australiani che per seguire il loro Stoner sobbarcavano un viaggio da leggenda).

Spagnoli, tedeschi, francesi: tutti vogliono esserci al Mugello. Perché al Mugello non si dorme, si vede una gara che ha sempre quel qualcosa in più delle altre, si mangia, si beve e ci si diverte.

Bentornati al Mugello.

Riccardo Galli