Feste, sorprese e grandi novità. Il weekend di Misano è anche questo.
E di sicuro la mossa della Federazione, nell’occasione rappresentata dal suo presidente, Copioli, è di quelle destinate a lasciare il segno.
La Federazione Motociclistica Italiana prosegue nel suo impegno per la crescita e il supporto dei giovani talenti. E lo fa in collaborazione con i Carabinieri, grazie al cui supporto si è è arrivati all’ingresso di Luca Lunetta nel Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri.
Una grande novità, visto che Lunetta sarà il primo motociclista ad entrare nel gruppo sportivo dell’Arma, nonché un importante tassello per il futuro, che darà la possibilità ad altri piloti di seguire lo stesso percorso. L’annuncio è stato dato in una gremita conferenza tenutasi al Centro Tecnico FMI di Misano, nella quale è intervenuto anche il Ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta.
Luca Lunetta, nato a Roma il 27 maggio 2006, è uno dei piloti di punta del progetto Pata Talenti Azzurri, con il quale la FMI supporta la crescita dei giovani più promettenti, abbracciando diverse specialità. Nel 2024 infatti la lista conta ben 70 piloti suddivisi per otto discipline (Velocità, Motocross, Enduro, Trial, Supermoto, Speedway, Flat Tack e Quad).
Il romano è giunto al suo settimo anno di presenza tra i Talenti. Giovanissimo ma già ricco di esperienza, Lunetta ha seguito il percorso formativo federale che ha contribuito ad accompagnarlo al Mondiale. Raccogliendo successi in ogni fase, a partire dalle Minimoto, passando per il titolo di Campione Italiano al CIV e approdando alle competizioni internazionali. Fino ad arrivare, grazie al prezioso supporto di Paolo Simoncelli e del suo Team, al Mondiale Moto3. E al primo podio iridato ottenuto nell’ultimo appuntamento di Aragon.
Giovanni Copioli ha così annunciato la mossa che coinvolge il pilota del team Simoncelli e l’Arma dei Carabinieri. "L’ingresso di Lunetta nel Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri è un traguardo storico, visto che Luca sarà il primo motociclista del Gruppo. Ancor più importante perché quest’esperienza aprirà le porte ad altri ragazzi".
Riccardo Galli