Il Gp di San Marino e della Riviera Romagnola è il ventesimo gran premio consecutivo da quando nel 2007 tornò il motomondiale nella Motor Valley, il trentesimo ospitato da Misano nella sua storia. Il primo lo vinse, nel 1980, Kenny Roberts.
Le curiosità In pista c’è un esercito di 293 marshall. I marshall, ovvero colore che intorno alla pista svolgono un lavoro fondamentale nell’organizzazione generale. Sono 293, distribuiti fra direzione gara, pit lane, addetti ai carri di recupero, agli scooter per trasportare i piloti e lungo la pista. Fra loro anche una cinquantina di donne.
Un centinaio arrivano dall’Associazione Ufficiali di Gara ACI Rimini, altrettanti dal Moto Club Città di Riccione. Il resto da Lazio, Lombardia, Veneto e Toscana, ma sono rappresentate quasi tutte le regioni.
"È un lavoro che ci impegna tanto e ci gratifica – dice il responsabile del team, Paolo Amaducci –. Serve massima e concentrazione, in tutti i settori. Ovviamente siamo anche tifosi, ognuno ha il proprio pilota del cuore ma quando siamo in pista sono tutti uguali e meritevoli della massima attenzione, prima c’è il lavoro in pista".
"Partecipiamo – sottolinea – ad un evento mondiale, ognuno di noi porta un mattoncino alla riuscita dell’evento e avere con noi tante donne è un bel segnale. Noi ci dedichiamo ai lavori più fisici, loro sono prevalentemente addette alle bandiere e sono impeccabili. Alla fine, il premio è un ringraziamento del pilota che abbiamo aiutato a ripartire o assistito. Qualcuno che non riparte è nervoso, ma dobbiamo capire lo stato d’animo".
Misano green circuit. Torna protagonista, nell’ambito del progetto Misano Green Circuit, il programma KiSS Misano-Keep it Shiny and Sustainable, dedicato alla sostenibilità ambientale e sociale, promosso da Misano World Circuit, dalla Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM), Dorna e IRTA. Anche quest’anno raccolta differenziata dei rifiuti per la riduzione dell’impatto ambientale dell’evento.
Confermata infine, la lotta allo spreco di cibo con la raccolta delle eccedenze alimentari da hospitality e team grazie ai volontari dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.
Riccardo Galli