E’ un assunto, motoristicamente parlando, che i circuiti ’naturali’, sviluppatisi negli anni raccordando strade ordinarie, siano sempre i più emozionanti. Spa, Le Mans, Imola, lo stesso Montecarlo – anche se in senso cittadino – sono non a caso nel mito. E poi c’è il Mugello, con la sua pista che nessun progettista, ma nemmeno l’intelligenza artificiale, poteva concepire. Un campionario di curve mozzarespiro, pendenze e contropendenze, un rettilineo da record che genera primati a ogni stagione. Il tutto, nel cuore di uno scenario naturale senza confronti, nella Toscana più verdeggiante.
Il catino della passione a due ruote, con le sue quindici memorabili curve, sembra fatto apposta per esaltare i campioni. E per capire chi non è di quel livello. Inevitabile pensare subito alle due ’Arrabbiate’, da affrontare a gas quasi spalancato e alla cieca. Ma c’è molto altro. La Casanova-Savelli, appena prima, è un’altra curva vietata ai chi non sa osare: in quella velocissima chicane si guadagnano, o si perdono, decimi a ogni giro. Succede lo stesso alle Materassi e Borgo San Lorenzo, dove il tifo si scatena.
Il Correntaio e la Bucine sono le eccezioni che confermano la regola: qui la velocità si riduce, conta la sensibilità sull’avantreno, in massima piega, per poi aprire il prima possibile il gas nei rettifili.
Quello d’arrivo, 1.141 metri, è da bruciare in un amen, con quel saliscendi che mette a dura prova l’assetto di moto in modalità razzo. L’ultimo record di velocità è di Brad Binder, 366,1 km/h, l’anno scorso. Il sudafricano abbattè nell’occasione la barriera dei cento metri al secondo. Poi quella staccata infinita, per buttarsi dentro la San Donato. Certo la velocità non può mai essere la sola garanzia dello spettacolo, e comunque il circuito ha saputo dotarsi negli anni di tutte le strutture per innalzare la sicurezza dei piloti.
Dal 2027 le MotoGp saranno ampiamente modificate rispetto a quelli attuale, e inevitabilmente meno veloci: via gli abbassatori, motori ridotti a 850cc.
Al Mugello il giro richiederà qualche secondo in più, ma siamo certi che lo show non mancherà mai.