Martedì 12 Novembre 2024

La cronaca della partita. Finale al replay. Riva ritorna e fa la differenza

L'Italia vince 2-0 contro la Jugoslavia con reti di Riva e Anastasi. Riva torna da infortunio e segna decisivo. Azzurri conquistano il trofeo con facilità.

italia

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jugoslavia

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ITALIA 3-4-3: Zoff; Facchetti (c), Rosato; Salvadore, Guarneri, Burgnich; De Sisti, Mazzola; Riva, Anastasi, Domenghini

In panchina: nessuno.

Allenatore: Ferruccio Valcareggi.

JUGOSLAVIA 4-3-3: Pantelić; Fazlagić, Damjanović, Paunović, Holcer; Pavlović, Aćimović Trivić, Hošić; Musemić, Džajić (c) In panchina: nessuno.

Allenatore: Rajko Mitić.

Reti: pt 12’ Riva, pt 31’ Anastasi

Stadio: Olimpico di Roma

Arbitro: José María Ortiz de Mendíbil (Spagna)

ROMA

Dopo essere stato a dieci minuti dal perdere la finale all’andata (provvidenziale il gol di Domenghini all’80’), il ct Valcareggi schiera una formazione con cinque novità rispetto alla prima partita, per contrastare la Jugoslavia sul piano della potenza e della velocità. Ma a fare la differenza più di tutti è il ritorno di Gigi Riva dopo la frattura alla gamba. L’attaccante azzurro punta la porta più volte: prima con un colpo di testa finito di poco a lato, poi con un altro colpo di testa su cui Pantelic compie un miracolo, oltre a un tiro al volo alto a porta sguarnita, raccogliendo un pallone sfuggito a Pantelic. Riva alla fine segna con il suo famoso sinistro, quando un tiro sbagliato di Domenghini si trasformava in un passaggio filtrante. Defilato, ma perfettamente in gioco, Riva si gira e infila il portiere con un rasoterra. Dal canto suo, Pietro Anastasi questa volta si muove meglio, con una partita tutta velocità e precisione. Mettendo palla a terra di petto dopo la torre di Riva, Anastasi colpiasce al volo in spaccata: ma il tentativo esce di poco. Riva lo riprende duramente per l’errore (si era ancora sullo 0-0 al momento) ma corre ad abbracciarlo, quando il giovane attaccante raccoglie un passaggio di Giancarlo De Sisti, alza il pallone e batte stupendamente al volo dal limite dell’area. Nel secondo tempo, Riva spreca le sue occasioni e Dino Zoff è costretto a uno spettacolare tuffo: ma si tratta di pura accademia. Dopo essersi guadagnati la finale grazie alla monetina contro l’Unione Sovietica e dopo aver pareggiato in extremis 1-1 la prima finale contro la Jugoslavia, gli Azzurri conquistano il trofeo con relativa facilità.