Sabato 23 Novembre 2024
LEO TURRINI
Sport

Horner, giallo infinito. Il Circus chiede chiarezza

Mercedes e McLaren insistono, e spunta anche una denuncia anonima

Horner, giallo infinito. Il Circus chiede chiarezza

Horner, giallo infinito. Il Circus chiede chiarezza

Contrordine compagni! Il caso Horner non è chiuso. Mercoledì la Red Bull aveva scagionato il suo team principal dalla accusa di avere tenuto “comportamenti inappropriati” nei confronti di una dipendente della scuderia.

Tutto a posto? Per niente. Ieri, mentre si stava concludendo la seconda sessione delle prove libere, una mail ha fatto capolino nelle caselle di posta elettronica di decine e decine di addetti ai lavori.

Mittente: rigorosamente anonimo. Contenuto: francamente imbarazzante, perché negli allegati c’erano le presunte “prove documentali” delle azioni, chiamiamole così, del capo dei Bibitari. L’effetto immediato il lettore può facilmente immaginarlo: dirompente, anzi, devastante. Con domande appese fatalmente a mezz’aria: ci si può affidare alla versione di una lettera anonima? Chi sta manovrando chi? Cosa diavolo sta davvero accadendo dietro le quinte Red Bull? Ancora: chi vuole lo scalpo di Chris Horner (nella foto), costi quel che costi?

Comunque la si giri, questa brutta storia puzza. Tremendamente. Anche perché…

Wolff. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze. Prima che saltasse fuori la mail dello scandalo, il capo della Mercedes aveva alzato il tiro in sede di conferenza stampa. Così: "I nodi vengono al pettine e l’intera Formula Uno non può permettersi una mancanza di trasparenza. Spetta alla federazione e a Liberty Media garantire chiarezza. Penso che il comunicato della Red Bull non permetta di guardare oltre il velo. Sappiamo che c’è una donna, all’interno di un’organizzazione, che ha sostenuto che c’era un problema. Ora ci è stato detto che tutto è a posto. Ma non possiamo permetterci di lasciare le cose nel vago, l’opacità finirebbe con il mettere nei guai tutti".

McLaren. Fuori uno. Nello stesso contesto, l’incontro con i media in diretta mondovisione, era stato Zak Brown, capo della McLaren, a mostrare addirittura virtù profetiche. Ecco come: "Penso continuino ad esserci molte voci, tante speculazioni e tante domande. La FIA esercita una responsabilità e un’autorità nei confronti del nostro sport. Ci debbono essere fornite garanzie di trasparenza. Fin qui ritengo ci siano troppi quesiti ancora senza risposta . Deve essere tirata una riga e può farlo soltanto chi rappresenta la Formula Uno nel mondo. Non è buona cosa che il nostro sport sia oggetto di speculazioni".

Qualche ora dopo, qualcuno ha spedito la mail incriminata. "Non commento voci anonime, io sarò al mio posto", ha risposto Horner.