Venerdì 22 Novembre 2024
RICCARDO GALLI
Sport

Con Rossi c’è più gusto. Il Dottore come a casa sua. Un mito sempre in pista

Vale sarà al Gp di San Marino e della Riviera di Rimini con il team Pertamina-Vr46. L’attesa dei tifosi sul tracciato che ha visto la leggenda dare sempre spettacolo .

Il Dottore come a casa sua. Un mito sempre in pista

Valentino Rossi ieri ai microfoni di Sky sulla griglia di partenza di Misano

Rossi c’è. Sempre e comunque. Del resto, un Gp di Misano, senza la carezza di Valentino che Gp sarebbe?

Misano, è sempre bene ricordarlo, è casa sua. Casa Rossi. Qui dove sono andate in scena alcune delle sue gare più intriganti, ma soprattutto dove Valentino sa far crescere (bene) i ragazzi della sua Academy. Fra giri al limite, lezioni di tattica con il box trasformato in una sorta di aula universitaria e, perché no, una grigliata nel locale giusto, a due passi dal mare.

Dici Misano e inevitabilmente dici Rossi. Sì, anche il Rossi di oggi, quello che passa da queste parti ancora in moto, ma che sempre da queste parti ha messo in fila i primi (e decisivi) giri da pilota delle quattro ruote prima di avventurarsi nel mondo dell’Endurance, dell’Europeo, della 24 Ore di Le Mans.

Valentino è atteso al Gp non solo per seguire il lavoro del suo team del Pertamina-Vr46, con Bezzecchi e quel Di Giannantonio che sarà il suo top-rider anche per i prossimi due Mondiali. Rossi è atteso a Misano anche perché la gente lo vuole. Vuole applaudirlo come se fosse ancora lì per dare la caccia a una pole o magari per apprezzare una delle sue rimonte vincenti che per anni sono state le linfa bella e vincente della storia del Motomondiale.

C’era una volta Rossi, potrebbe iniziare così, la bella favola di Misano, ma quel Rossi, quel ragazzo con il numero 46 c’è ancora oggi. Un’occhiata ai banchini lungo la pista, o ai colori sugli spalti ed ecco che nonostante l’amore e le imprese di Bagnaia e i sogni consegnati alla gente da tanti altri piloti, le ’macchie’ del giallo di Vale sono ancora tante. Il giallo dei cappellini e quello delle bandiere con stampato sopra quel numero 46 che poi è un marchio di fabbrica.

Giallo e 46, sì, proprio come un tempo, proprio come adesso che Rossi rimane una leggenda, un’icona, un pilota unico da salutare e inseguire per un selfie come se il tempo non fosse mai passato. Mentre in pista, a darsi battaglia sono i suoi ragazzi, quelli che studiano qui, sull’asfalto romagnolo e poi vanno a dare spettacolo ovunque, nel mondo. Sempre e solo nel segno di Valentino.