
Lo chef Davide Oldani è un appassionato del mondo dei motori
Sulla tavola dei piloti porterebbe "una bella pasta corta con una semplice salsa al pesto". Perché "con le energie che devono spendere in pista…". Un piatto all’apparenza minimalista, ma dietro alla semplicità elegante e con stile c’è "studio, lavoro, sacrifici". E una brigata che in cucina, come una squadra di Formula 1 nel box, orchestra con una cura maniacale ogni dettaglio. Alzando l’asticella ad ogni portata. In fondo la passione è un viaggio nel gusto. Ma chef Davide Oldani, tra gli allievi prediletti del maestro Gualtiero Marchesi, pluristellato Michelin con il suo D’O, il locale di Cornaredo nell’hinterland milanese dove la cucina pop è esperienza raffinata, è convinto che "non nasci con una passione. Uno vive, prova esperienze, incontra persone con cui condividere un viaggio. Ecco, quando ho conosciuto Mercedes ho trovato un ambiente di persone che vivono dei miei stessi istinti, che si muovono spinti dalla curiosità che alimenta la mia vita". Da sempre. In maniera "onesta e sincera", con quell’insegnamento di mamma Luigia e papà Bruno che chef Oldani ha fatto diventare la sua “firma”. Nella vita e in cucina: "Prima di avere bisogna dare". Calciatore prima di rompersi una gamba, ma "la cucina non è stato il piano B. Non credo ai piani B, perché vuol dire che al piano A non ci credevi davvero".
E lì è iniziato il suo nuovo viaggio. Che a un tratto del percorso ha incontrato Mercedes, di cui chef Oldani è diventato brand ambassador. Un menu racchiude conoscenza, comodità, design. E sostenibilità (ancor più con la Stella verde che lo chef ha ricevuto). E proprio con Mercedes "inizieremo un progetto con Le Soste, l’associazione di cui sono presidente, che dà una vetrina d’esposizione ai migliori ristoranti italiani, per un viaggio nei 100 locali più belli del mondo". Con l’impegno di "non fermarsi mai, di andare solo dove ti porta il cuore". E, in fondo, è lo stesso messaggio che rivolge ai piloti per l’inizio di questo nuovo “viaggio” in un mondo, la F1, a cui "dedicherei alcuni dei piatti base della mia cucina e che fanno parte della nostra cultura: la cipolla caramellata o riso e zafferano". Per ora "in bocca al lupo a tutti".
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