Il progetto Ravenna CCS rappresenta una svolta importante per la decarbonizzazione dell’industria italiana ed europea, sfruttando i giacimenti esauriti di gas dell’Adriatico per lo stoccaggio permanente dell’anidride carbonica. Ideato da Eni e Snam, il progetto punta a ridurre le emissioni dei settori industriali, creando un’infrastruttura all'avanguardia che risponde agli obiettivi climatici e a una crescente domanda di soluzioni sostenibili. Nella Fase 1, avviata nel 2024, il sistema catturerà e stoccherà fino a 25.000 tonnellate di CO2 all’anno, proveniente dalla centrale di gas naturale di Casalborsetti. L’anidride carbonica, catturata e trasportata tramite condotte riconvertite, verrà poi iniettata a 3.000 metri di profondità nel giacimento di Porto Corsini Mare Ovest. Con la Fase 2, prevista per il 2027, il sito diventerà uno degli hub più grandi al mondo per lo stoccaggio dell’anidride carbonica, con una capacità annua fino a 4 milioni di tonnellate e, dopo il 2030, una potenzialità incrementata a 16 milioni di tonnellate. In questo modo, Ravenna CCS fornirà un contributo essenziale alla decarbonizzazione e alla competitività industriale dell’Italia, preservando occupazione e creando nuove opportunità nel settore.
SostenibilitàRavenna CCS: nuova era per la decarbonizzazione