Sabato 21 Dicembre 2024

Le sfide del Gruppo Hera. La leva dell’innovazione verso la svolta green

La multiutility investirà 1,7 miliardi per supportare i territori serviti nel percorso di economia circolare, riduzione delle emissioni ed efficienza energetica.

Cristian Fabbri e Orazio Iacono, presidente esecutivo e ad di Hera

Cristian Fabbri e Orazio Iacono, presidente esecutivo e ad di Hera

di Marco Principini

Le nuove tecnologie sono un volano della transizione ecologica. Ed è anche grazie alle aziende che propongono soluzioni all’avanguardia che si aprono nuove prospettive per la rigenerazione delle materie, la riduzione delle emissioni e l’efficienza energetica. La leva dell’innovazione è, infatti, fondamentale per lo sviluppo di un modello di economia circolare capace di trasformare i rifiuti in risorse, riducendo il consumo di materie prime e al contempo minimizzare l’impatto ambientale. Per favorire e supportare la transizione green dei territori serviti, il Gruppo Hera, tra le principali multiutility italiane, per il periodo 2023-2027 ha previsto 1,7 miliardi di euro, circa il 40% del totale degli investimenti pari a 4,4 miliardi di euro. La multiutility, la cui controllata Herambiente già dispone di un centinaio di impianti all’avanguardia in grado di trattare qualsiasi tipologia di rifiuti, sta sviluppando nuove piattaforme per intercettare anche scarti preziosi da settori di nicchia: dall’impianto di recupero delle plastiche rigide, in costruzione a Modena, a quello per riciclare materiali compositi in carbonio, in fase di avvio a Imola.

Il Gruppo Hera non si limita, infatti, a creare nuovi modelli di gestione degli scarti, ma è un partner chiave anche per le aziende che hanno la necessità di raggiungere e rendicontare con trasparenza i loro target di sostenibilità. Tra le iniziative più recenti, la multiutility ha presentato il primo progetto in Italia, e tra i primi in Europa, di cattura della Co2 applicata ai termovalorizzatori. Per la sua valenza altamente innovativa e i benefici in termini ambientali tale progetto, di cui il Gruppo Hera è capofila in collaborazione con Saipem, è stato selezionato per ricevere quasi 24 milioni di finanziamento dall’Eu Innovation Fund, coprendo una quota significativa dei 53 milioni previsti per la sua realizzazione. "Come leader della filiera ambiente, andiamo a tracciare la strada dell’innovazione in questo ambito, facendo leva su investimenti e competenze. Si tratta di una tecnologia sicura e replicabile su altri impianti in Italia e all’estero, che associa le attività di economia circolare volte al recupero della materia con i processi di decarbonizzazione" le parole di Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera.

Proprio la cattura dell’anidride carbonica è una delle principali leve interne previste dalla multiutility nel proprio Piano di transizione climatica, che stabilisce una roadmap per ridurre progressivamente le emissioni di gas serra intorno al 90% rispetto al 2019 e la rimozione di tutte le emissioni residue al termine del percorso di decarbonizzazione, per raggiungere il Net Zero al 2050. L’obiettivo è ridurre le emissioni lungo l’intera catena del valore, coinvolgendo anche fornitori e partner in progetti di carbon neutrality e promuovendo l’adozione di soluzioni sostenibili da parte di cittadini e imprese. "Tutte le nostre offerte di energia per le famiglie prevedono la fornitura di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e gas con emissioni compensate. Tra le proposte che abbiamo introdotto per aiutare i clienti a ridurre e rendere più sostenibili i loro consumi, inoltre, rientrano ad esempio gli impianti per l’autoproduzione, gli strumenti per l’efficientamento energetico degli edifici e le soluzioni per la mobilità sostenibile" spiega il presidente esecutivo Cristian Fabbri.

Per diventare realtà, quindi, la transizione ecologica non solo richiede investimenti in innovazione e ricerca, ma anche il coinvolgimento attivo e consapevole di cittadini e imprese, perché ogni azione è parte integrante di una visione collettiva verso un futuro più sostenibile.