
Il litorale romagnolo è tra i più conosciuti della costa italiana
Risale agli inizi di marzo l’ufficiale conclusione di un importante intervento di manutenzione straordinaria sulle scogliere del litorale romagnolo, volto a rafforzare la protezione della costa e garantire maggiore sicurezza in caso di burrasche e mareggiate. Il progetto ha interessato un tratto di oltre 13 chilometri tra le province di Forlì-Cesena e Rimini, coinvolgendo i Comuni di Bellaria-Igea Marina, Gatteo e Cesenatico. Un'opera attesa da anni che ha trovato pieno consenso tra gli operatori del settore. «Era un intervento atteso da tantissimo tempo, finalmente è stato concluso, migliorando visibilmente la sicurezza che offrono le nostre scogliere per la spiaggia in occasione di burrasche e mareggiate. Gli scogli necessitano di una buona manutenzione per mantenere la propria efficacia», ha commentato Paolo Rinaldini, presidente della Cooperativa Bagnini, esprimendo soddisfazione per la fine dei lavori di ‘ricarica’ delle barriere protettive semisommerse. L’operazione, finanziata con oltre 3,2 milioni di euro di fondi PNRR, è stata promossa dalla Regione Emilia-Romagna attraverso l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. L’obiettivo è stato quello di ripristinare l’efficienza delle barriere costiere, attraverso il potenziamento e la riprofilatura di oltre 75 scogliere che, nel tempo, erano state erose dall’azione del mare, del vento e di altri agenti naturali. L’erosione costiera rappresenta una delle maggiori sfide ambientali per la Regione, con il progressivo arretramento della linea di costa che minaccia spiagge, stabilimenti balneari e infrastrutture turistiche. L’intervento ha quindi avuto una duplice finalità: da un lato, proteggere il litorale romagnolo dai fenomeni erosivi e dalle mareggiate sempre più frequenti, dall’altro, preservare l’attrattività turistica della Riviera, settore trainante dell’economia locale. I lavori, avviati nella primavera del 2024 e sospesi durante la stagione balneare per ridurre l’impatto sulle attività turistiche, sono ripresi a ottobre e si sono conclusi a febbraio 2025. Per il consolidamento delle scogliere, sono stati posati oltre 50mila tonnellate di scogli calcarei, ciascuno del peso medio di 4 tonnellate. Il trasporto dei massi è avvenuto via mare, con grandi chiatte provenienti dalla costa croata, trainate fino ai lidi romagnoli da potenti rimorchiatori. Una volta giunti a destinazione, gli scogli sono stati posizionati con precisione grazie all’utilizzo del "Fernando", un moto pontone lungo 52 metri, di proprietà della ditta esecutrice, che ha permesso la sistemazione accurata delle barriere.