La necessità di tutelare la salute del nostro pianeta ha comportato numerosi cambiamenti a livello economico, politico e sociale: inevitabilmente, l'impatto più significativo si è verificato sul mondo del lavoro, senza tuttavia sottovalutare il ruolo che ognuno di noi può mettere in atto quotidianamente. È proprio all'interno di questo contesto che è nato il concetto di Green Jobs, da intendere come i nuovi lavori "verdi" del futuro finalizzati alla riconversione sostenibile delle imprese, della pubblica amministrazione e del settore economico in generale. Tra il 2019 e il 2023, ha stimato Unioncamere, la richiesta di tali professioni sul mercato è risultata in costante crescita. Rientrano in questa categoria tutte quelle professioni legate alla sostenibilità, al benessere e alla tutela del pianeta: nello specifico, sono lavori caratterizzati da una forte vocazione etica, che offrono brillanti opportunità nei settori del manifatturiero, dell’agricoltura, delle costruzioni, dell’amministrazione pubblica e dei servizi, e che contribuiscono in maniera decisiva a preservare la qualità e l’integrità dell’ambiente ovvero, stando alla definizione data da Unioncamere, "si tratta di impieghi che mirano a salvaguardare la Terra e il suo benessere, cercando di sostenere lo sviluppo umano senza però impattare in modo negativo sull’ambiente circostante". Ciò è stato possibile anche, e forse soprattutto, alle maggiori attenzione e sensibilità via via sempre più riposti verso la salute del pianeta, con le virtuose conseguenze, da una parte, di comportare una crescente richiesta di professionalità nel settore e, dall'altra, di attirare l'interesse degli studenti più brillanti ed ambiziosi, desiderosi di costruirsi una carriera colma di soddisfazioni focalizzandosi su un mestiere il cui focus sia proprio l'amore per la natura e il pianeta. Anche il mercato del lavoro in Italia sta pian piano accogliendo le nuove tendenze della Green Economy, con le aziende sempre più orientate a investire nelle competenze verdi: il report previsivo redatto per il periodo 2021-2025 da Unioncamere, infatti, ha stimato che il fabbisogno di competenze green intermedie delle imprese e della Pubblica Amministrazione sarà compreso tra i 2,2 e i 2,4 milioni di lavoratori, circa il 63% del fabbisogno dell’intero quinquennio. Quindi, la domanda di green jobs riguarderà tanto le professioni tecniche quanto quelle ad elevata specializzazione, facendo lievitare sempre più la domanda di professionalità che ruotano attorno ad ambiente, ecosostenibilità, risparmio energetico ed economia circolare. Nello specifico, i settori con la più alta quota di imprese che investono nei green jobs sono public utilities, costruzioni, industrie chimiche, farmaceutiche, petrolifere, automobilistiche, attrezzature, dei mezzi di trasporto, della gomma e delle materie plastiche, ma anche servizi legati a trasporto, logistica, magazzinaggio, alloggio, ristorazione, turismo, sanità, assistenza sociale e istruzione.
SostenibilitàLa green economy futura e le nuove occupazioni